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Il gruppo consiliare della Lega al comune di Palermo ha tenuto una conferenza stampa per parlare dell’emergenza rifiuti che affligge il capoluogo siciliano.
Gli esponenti consiliari e regionali hanno definito un quadro attuale tragico. Rifiuti per strada, impianti scarsi ed incapaci di far fronte alle mille tonnellate per giorno che giungono dalla città.
Un degrado che ha coinvolto in prima persona anche il segretario regionale della Lega Stefano Candiani (collegato in streaming), e il capogruppo del partito di Matteo Salvini in Commissione Ambiente al Senato Luca Briziarelli.
Ma il gruppo del Carroccio a Sala delle Lapidi non si è limitato oggi soltanto alle critiche al sindaco Orlando e alla Giunta Comunale. I consiglieri hanno difatti presentato una ricetta articolata in sette punti programmatici per porre una pezza al caos che regna nel capoluogo.
“Palermo è davvero stanca di questi 30 anni di amministrazione comunale – dichiarano gli esponenti del Carroccio -. Gruppo dirigenziale che ha fortissime responsabilità su quello che sta accadendo. Quarantamila tonnellate di rifiuti ammassate a Bellolampo; differenziata al di sotto del 20% e immondizia sparsa ovunque“.
“Che fine ha fatto l’ordinanza del Dipartimento della Protezione Civile 513 dell’otto 2018, pubblicata undici giorni dopo? – si chiedono i consiglieri -. I pieni poteri sono stati dati. Da allora la Regione è colei che in teoria doveva aveva la disponibilità di gestire il piano rifiuti. Ma ad oggi mancano gli impianti Casteltermini, Castellana Sicula e i due impianti a Trapani, nonché i milioni di euro che dovevano essere stanziati sulla discarica di Bellolampo“.
I SETTE PUNTI
A presentare la ricetta della Lega ci ha pensato il capogruppo Igor Gelarda.
“Abbiamo messo nero su bianco sette proposte, che saranno le soluzioni che come partito porteremo avanti per risolvere l’emergenza rifiuti. Palermo non merita questo tipo di conduzione del conferimento dell’immondizia. Abbiamo una squadra che vuole lavorare con programmi precisi e proposte concrete“.
“La settima vasca è soltanto una toppa al problema. In questo momento Palermo non arriva al 20% di differenziata. E la percentuale di cittadini che ne può usufruire sono solo 240.000, ovvero il 30%. Dove c’è, si arriva al 60%, ma RAP non può estenderlo a causa dei costi“.
“Anche in termini di personale, questo sistema di porta a porta, sarebbe insostenibile se estesa a tutta la città, perché necessiterebbe di altri 600 dipendenti Rap. Un numero assolutamente impensabile“.
“Il sindaco Orlando non ha mai realizzato due strutture fondamentali: quella per il residuo secco e quello per gli ingombranti. Se potessimo gestire in autonomia, abbatteremmo di molto i costi e ci sarebbe di allargarla“.
Ecco in sintesi i sette punti programmatici della Lega.
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- Abbattimento costo degli impianti per differenziata (residuo secco ed ingombranti).
- Bellolampo come polo tecnologico automatico
- Aumento dei centri comunali di raccolta (al momento 5, la Lega ne vuole 20).
- Progetto di tariffazione puntuale con codice fiscale. Detrazioni per chi differenzia dalla TARI.
- Potenziare la Rap negli uomini. Presi da altre partecipate ed attraverso concorso.
- Pensare al termovalorizzatore. “Quelli moderni – sottolinea Gelarda – hanno impatti ambientali bassissimi. Bisogna trasformare in energia quello che viene bruciato. Ma per realizzarlo serve pensarci prima: per crearlo servono cinque sei anni“.
- Impiegare i percettori del reddito di cittadinanza nel processo di cittadinanza.