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Durante la sua detenzione nel carcere di Caltanissetta, tra il 2016 ed il 2019, Orazio Scuto, 61 anni, ritenuto dagli investigatori il reggente del clan Laudani per il territorio di Acireale (Catania), impartiva ordini ai suoi sodali con pizzini nascosti nelle confezioni di succhi di frutta o di barrette di cioccolato, che venivano portati fuori dalla struttura grazie all’aiuto della figlia Valentina.
E’ quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Catania, che stamane, durante un’operazione denominata ‘Report’ proprio in riferimento agli ordini, ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone ritenute appartenenti o riconducibili ai clan Laudani e Santapaola accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, usura, turbativa d’asta, favoreggiamento personale, detenzione e porto di arma da fuoco.
Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi lo stesso Orazio Scuto e la figlia Valentina, di 33 anni.
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