Sullo scenario dell’economia siciliana si stanno facendo pesantemente sentire gli effetti negativi delle restrizioni imposte dalle misure anti Covid. Secondo i dati di Infocamere, analizzati dal Centro Studi di Unimpresa, a dicembre del 2020, mancano all’appello oltre 18.000 imprese. Sono 1.560 le attivita’ turistiche siciliane del settore alberghiero e della ristorazione che hanno chiuso nel 2020 subendo a causa del lockdown e delle numerose restrizioni dovute alla pandemia, il maggior danno economico: si stima un crollo dei consumi di oltre il 40%. Altro settore colpito duramente e’ quello del commercio che ha visto piu’ di 6.350 imprese chiudere i battenti ancor prima che si chiudesse l’anno in corso: nemmeno un incremento delle imprese costituite nel 2020 (+ 2.299 rispetto al 2019) e’ riuscito ad evitare un saldo negativo (-590) nel rapporto natalita’-mortalita’ del settore commercio, con la provincia di PALERMO a primeggiare in questa singolare classifica.
“Sicuramente e’ importante far notare – evidenzia il Presidente di Unimpresa Sicilia, Salvo Politino – come numerose imprese del commercio si siano riorganizzate, esercitando la propria attivita’ attraverso l’e-commerce”. Una inversione di rotta rispetto allo scorso anno e’ stata registrata dal comprato dell’edilizia, con un saldo positivo, tra imprese iscritte e cessate nel 2020, di +780 unita’. Infatti, le imprese edili che hanno chiuso nel 2020 sono in calo di circa il 22% rispetto al 2019, con un incremento di nuove imprese, sempre rispetto allo scorso anno di +753. Guardando alle singole provincie, al 1° posto troviamo Catania che con 4.577 imprese chiuse rappresenta il 24% delle cessazioni, seguita da Palermo con 4.043 cessazioni e una percentuale di oltre il 21% sul totale e Messina con 2.052 cessazioni e una percentuale di oltre il 10%.
La crisi ha colpito le imprese, ma anche il lavoro dipendente e le assunzioni, tanto che secondo i dati analizzati da Anpal e Unioncamere, la Sicilia, a fronte delle 191.610 unita’ di personale previste in entrata su tutto il territorio nazionale per il mese di Dicembre, con 10.260 unita’ rappresenta il 5% e si colloca al 10° posto su base nazionale, con un calo del 31% rispetto allo sesso mese del 2019. Nella configurazione per province, Palermo con 2.940 unita’ si colloca al 1° posto, seguita da Catania con 2.620 unita’, Messina 1.180 e Siracusa 860. In Sicilia, nel mese di Dicembre, secondo le previsioni, le imprese avrebbero dovuto assumere circa 6.360 unita’, con un calo del 32% rispetto allo stesso mese del 2019. Tra i settori principali sono state previste 2.270 entrate di personale nel commercio, 1.800 nei servizi alle persone, 1.350 nelle costruzioni, 1.210 nei servizi di trasporto e 970 nei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone.