Si intensifica la caccia agli evasori e ai “furbetti” a Messina, e continua anche a far discutere il caso “cartelle pazze”, con tante (troppe) cartelle recapitate ai contribuenti con importi che non corrisponderebbero a quanto effettivamente dovuto dai cittadini. E sulla questione è intervenuto oggi il sindaco Cateno De Luca che, nel prendere atto della situazione di caos e di polemiche e rimostranze in atto da parte dei messinesi, ha chiesto pubblicamente scusa ai cittadini. E nelle scuse di De Luca arriva anche l’immancabile bordata all’ex Amministrazione comunale di Messina.
“Formuliamo le nostre scuse ai contribuenti per le cosiddette cartelle pazze ma abbiamo ereditato una banca dati che fa schifo. Oggi In Commissione Bilancio abbiamo spiegato cosa è successo e tutti i consiglieri comunali si sono resi conto che noi non abbiamo nessuna colpa. È emerso un danno erariale di oltre 5 milioni di euro annui per gli anni pregressi per (tranne un 20% che si trovano nella black-list a causa di errori della banca dati). Da maggio in poi saranno notificati gli anni 2014 e 2015 previa bonifica della banca dati. Intanto abbiamo già recuperato circa 500 mila euro in un mese per mancata versamento dell’anno di imposta 2013. Il senso dell’azione che stiamo portando avanti è quello del “pagare tutti per pagare meno”.
“Le attive accertative per l’Imu che venivano effettuate negli anni passati a Messina- si legge nella relazione della Giunta De Luca – erano svolte per inerzia, cioè mai in maniera massiva, giusto per il raggiungimento dell’obiettivo di previsione dei bilanci. Venivano effettuati con la logica di “prima le rendite maggiori”, in modo da riuscire a centrare l’obiettivo velocemente. Nell’anno 2016 l’importo accertato è stato di 1 milione 370 mila euro, nel 2017 poi 2 milioni e 150 mila euro, e nel 2018 invece 6 milioni 345 mila euro. Dal 2016 al 2018 si è riscontrato un incremento del 363% di importi accertati e dal 2017 al 2018 del 196%, con il passaggio di emissioni di accertamenti dai 4600 del 2017 a 27583 del 2018. Il Dipartimento Tributi, contestualmente e in parallelo alla costituzione del nuovo Ufficio Unico delle Entrate Comunali di Messina, ha recepito e messo in atto da settembre l’indirizzo che la Giunta comunale ha deliberato. Oltre 15,6 milioni di euro al netto delle sanzioni ed interessi vengono annualmente evase. Imposte che dovrebbero finanziare il bilancio comunale (Imu) o ad abbassare l’importo delle tariffe degli utenti paganti (Tari)”