“Mi rifiuto di accettare quella che è una vera e propria mattanza alla finanziaria appena incardinata in aula. I 48 milioni che vengono rosicchiati dall’articolo 14 del bilancio riguardano il bacino dei Pip, per una somma pari a milioni 8,7 milioni, la Protezione civile, con un taglio di 1 milione, il personale dei Consorzi di bonifica, con una decurtazione di 8 milioni e il precariato dell’Esa, 8,7 milioni“. A dichiararlo in una nota è Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars e leader del movimento Cambiamo la Sicilia.
“Tagli, anzi, veri e propri sfregi che deformano e comprimono gli assetti – aggiunge Figuccia –, dalla tutela dei disabili con sforbiciate che ammontano a più di due milioni di euro, al capitolo sui forestali, con altri 53 milioni, destinati per fronteggiare fenomeni e calamita’ di carattere alluvionale su fiumi e torrenti. Altri 17 milioni di tagli, colpiranno le coop agricole e le cantine sociali (meno 1,2 milioni di euro), e non ultimo, l’Istituto zootecnico (meno 755 mila euro)“.
“Comprendo – dice il parlamentare centrista – che le responsabilità e i danni erariali, dei quali portiamo i segni, sono ascrivibili ai precedenti governi, ma la negligenza di questi non può e non deve colpire i siciliani e i lavoratori onesti. Auspico – conclude – che l’incontro oggi, in corso tra il governo regionale nella persona dell’assessore Gaetano Armao e il governo nazionale, possa portare alla spalmatura del disavanzo nei 30 anni. Una soluzione che garantirebbe da subito la possibilità di recuperare le risorse necessarie i cui tagli – ribadisce Figuccia – non possono sacrificare migliaia di padri e madri di famiglia“.