Guarda la video intervista in alto
“Sono pochi i giovani del Sud che hanno chiesto il reddito di cittadinanza il che significa che ci chiedono lavoro e occupazione“. Il giudizio del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, a Palermo per lanciare le proposte degli industriali per l’Europa, è più che critico sulla misura voluta dal Movimento 5 Stelle e varata dal governo gialloverde.
Il numero uno degli industriali italiani è intervenuto a un incontro a Palermo con imprenditori, eurodeputati e candidati alle elezioni per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Rilanciare gli investimenti, l’indicazione di Confindustria con un’attenzione particolare per i cantieri, ripartendo dai fini e non dalle tattiche in Europa: “Il Dl crescita potrebbe essere insieme con lo sblocca cantieri un’azione rilevante per il Paese. Ci auguriamo che lo sia“, ha affermato.
Il presidente di Confindustria ha indicato le modalità con cui confrontarsi sui contenuti del contratto di governo: “Occorre una riforma fiscale del Paese. Ci avviamo a una manovra a settembre che sarà rilevante, oltre 23 miliardi di clausola di salvaguardia Iva. Occorre costruire un’idea di Paese del futuro, quindi passare da quello che abbiamo detto – ha affermato Boccia –, il contratto di governo che riguardava tre aspetti: riforma delle pensioni, reddito cittadinanza e flat tax per alcuni lavoratori autonomi“.
Boccia ha anche commentato l’uscita del segretario della Cgil Maurizio Landini, che ha parlato di una patrimoniale per lo sblocco degli investimenti: “Siamo un po’ critici – ha affermato –, ma è evidente che quello che pone Landini è un aspetto che va usato come termine di confronto. Occorre una riforma fiscale nel Paese che aiuti il mondo del lavoro e le imprese italiane“.
E sul Prodotto interno lordo: “Se il Pil non cresce significa che abbiamo meno ricchezza e a maggior ragione dobbiamo crescere – afferma Boccia – la crescita diventa una pre-condizione per risolvere i divari nel Paese“.