Alla sua diciannovesima edizione, il “Rapporto Zoomafia” della LAV è un’analisi criminologica dello sfruttamento degli animali da parte della criminalità organizzata. Sono stati presentati i dati relativi alla Sicilia dei vari filoni (combattimenti, cavalli e corse clandestine, la “cupola del bestiame”, il traffico di fauna selvatica, ecc.).
Il presidente del Movimento Internazionale per la Giustizia a Tutela dei Diritti Umani, insieme all’associazione Unione Sociale Casa del Terzo Settore “Domus Mundi”, alla Fondazione Antonino Caponnetto e all’osservatorio Nazionale Zoomafia LAV ha organizzato la presentazione dell’evento che si è tenuto a Palermo in viale Michelangelo 450.
La zoomafia rappresenta un settore della mafia che gestisce attività illegali legate al traffico e allo sfruttamento degli animali per ragioni economiche, di controllo sociale, di dominio territoriale, da parte di persone singole e/o associate, e/o appartenenti a cosche mafiose e/o clan camorristici.
Dove non c’è legalità non c’è sviluppo economico sociale del territorio. In questo nuovo rapporto Zoomafia 2018 – caso Sicilia, si evince la capacità penetrante della criminalità organizzata in settori diversi ma accomunati dal coinvolgimento di animali. Gli scenari sono quelli di illegalità, degrado e criminalità diffusa.
“La diffusione della criminalità zoomafia – afferma il professore Paolo Calabrese, presidente movimento internazionale per la giustizia a tutela dei diritti umani e responsabile diritti umani fondazione Caponnetto – è favorita anche da un sistema normativo repressivo non sempre efficace. Auspico che si arrivi finalmente al varo di alcuni provvedimenti legislativi, come il potenziamento della normativa sulla tutela penale degli animali“, ha concluso il coordinatore dell’evento.
“Quello dello sfruttamento degli animali nell’ambito della criminalità organizzata è un fenomeno che negli anni è cresciuto – afferma il consigliere comunale Sandro Terrani, capogruppo del Mov139 – con la collaborazione di carabinieri, polizia municipale e Amministrazione si sta facendo in modo di controllarlo per debellarlo proprio per evitare tutti quegli episodi di cronaca che purtroppo raccontano di maltrattamenti verso gli animali“.
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