Aspettando l’esito della terza autopsia, emergono nuovi inquietanti dettagli nel giallo di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato senza vita nel suo appartamento a Madrid il 30 maggio 2013 in circostanze mai chiarite. Le tante, troppe, ombre di questa vicenda sono ormai prossime al bivio finale.
Il suicidio di Mario è una tesi che non convince più nessuno e che a breve potrebbe essere stroncata definitivamente dalle indagini in corso, a cura della Procura di Palermo.
Intanto la madre di Mario, la signora Santina ha reso noto un tweet che le è stato inviato e che fa riferimento ad un ennesimo dubbio comportamento della vedova, Raquel Sanchez Silva. L’episodio si contestualizza 48 ore dopo la morte di Mario Biondo.
“Mi è stato inviato questo Tweet dell’1 Giugno 2013 – ha scritto infatti mamma Santina – che ha postato Ana Aladro Munìz, una delle più intime amiche della “vedova” (Raquel Sánchez Silva ndr). In pratica il giorno dopo che è stata effettuata l’autopsia sul corpo del nostro adorato Mario, lei ha usato il nome di mio figlio per fare pubblicità alle T-shirt che vendeva insieme alla sua cara amica “vedova” al Mercado Motores, definendo Mario “il nostro Sugar man”. Trovo questa azione abominevole. Nessun rispetto per il povero Mario, dunque, che per la famiglia non si è affatto suicidato, come invece ritenne la magistratura spagnola dopo avere archiviato il caso in tutta fretta”.
“La stessa Ana Aladro Munìz – aggiunge la signora Santina – l’11 novembre 2013, postava sul suo Instagram la foto del nuovo compagno della “vedova” allo stesso Mercado con indosso la stessa T-shirt definendolo “Matias Sugar man”. Della serie: “Morto un papa se ne fa un altro”. È ovvio che la relazione con la “vedova” era iniziata precedentemente”.
La signora Santina, a corredo del suo duro sfogo ha pubblico delle foto che confermerebbero questa ulteriore circostanza che getta ancora ombre sulla showgirl spagnola con la quale Mario Biondo si era sposato a Taormina il 22 giugno 2012.
La madre di Biondo ha anche aggiunto, riferendosi a tutti coloro che giornalmente le scrivono per esprimerle solidarietà o che la contattano per avere aggiornamenti sul caso: “Devo fare una comunicazione importante. Per favore nei vostri commenti, non scrivete accuse gravi contro la “vedova”, ad oggi non risulta nemmeno essere iscritta sul registro degli indagati. Possiamo accusarla solo su fatti di cui abbiamo le prove: 1) Ha mentito a noi, alla polizia spagnola e ai giudici italiani; 2) Ha infangato la memoria di mio figlio morto che non poteva difendersi; 3) Si è opposta per ben 2 volte alla nostra richiesta di riapertura del caso in Spagna; 4) Ha provato a venderci le cose di mio figlio per recuperare i soldi del funerale; 5) Dopo l’omicidio di mio figlio, ha avuto un comportamento irriverente nei confronti di mio figlio e della nostra famiglia”.
Sul caso continua ad indagare la Procura generale di Palermo, che in una audizione svoltasi in Spagna ha incalzato proprio Raquel Sanchez Silva. Raquel sostiene di aver ricevuto la notizia della morte del marito verso le quattro di pomeriggio e anche la cameriera ha confermato la stessa versione della donna (salvo poi anticipare e dire di essere stata chiamata alle ore 14.45). Ma sul profilo Twitter di Raquel i messaggi di cordoglio arrivano già prima delle 13. Le condoglianze sono, quindi, arrivate online prima che venisse scoperto il corpo di Mario: com’è possibile? Questo dubbio, al pari di tanti altri punti, alimentano un giallo al quale la risposta più importante verrà data presto dall’esito dell’esame autoptico.
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