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Da Los Angeles a Palermo: la prima volta in città dei Fallen Fruit, duo artistico californiano composto da Austin Young e David Burns, è stata in occasione di Manifesta 12. La loro installazione all’interno di Palazzo Butera, “Theatre of the Sun”, è stata la più “postata” sui social networks riscuotendo, in pochissimo tempo, lo stesso successo che oltre oceano è già storia.
Questa volta Young e Burns hanno riposto ad un invito avvenuto l’ultimo giorno della loro permanenza per la Biennale: è stato Paolo Inglese, direttore del Polo Museale dell’Università degli Studi di Palermo a proporgli una visita all’Orto Botanico e al vicinissimo Museo Doderlein.
Da qui il passo è stato semplice. L’apprezzamento in primis del giardino botanico più grande d’Europa e poi del piccolo ma ricchissimo museo zoologico risalente alla seconda metà del XIX secolo ha portato al nuovo allestimento del concept store, ad opera di CoopCulture, dell’Orto che, novità assoluta nella loro produzione artistica, ospita nella famosa carata da parati non solo frutta e fiori ma anche animali.
È nato così Spektro Completo/Iridescenza ovvero la posa, in carta da parati, che riveste la biglietteria, il bookshop, e le prime due sale espositive con le teche delle specie botaniche del passato.
Fallen Fruit, inoltre, con quest’opera hanno unito idealmente le due strutture museali dell’Ateneo che ora si trovano sullo stesso binario essendo, da poche settimane, visitabili con un biglietto unico.
Il risultato è frutto, perdonerete il gioco di parole, della sinergia tra il SiMuA, il Sistema Museale di Ateneo, CoopCulture, partner per i servizi di Orto Botanico e il Doderlein.
L’idea di fondo è quella di accogliere il visitatore in uno spazio multifunzionale che sia già un biglietto da visita per chi si appresta a scoprire non soltanto una delle collezioni botaniche più interessanti del mondo, ma anche un sito straordinario, il secondo per numero di visitatori a Palermo, un polmone verde di 10 ettari, fondato nel 1779, con una grandissima varietà di specie, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali, attento al Mediterraneo.
L’opera d’arte “immersiva” in tre tappe si srotola un unico percorso che parte dalla biglietteria dell’Orto e occupa le due prime sale espositive: tre ambienti, secondo Austin e David, Mezzogiorno, dal colore predominante giallo chiaro, Mezzanotte, fondo scuro, e Iridescenza, che declina i temi di Fallen Fruit nei colori cangianti dell’iride.
In tutto 230 metri quadrati di carta da parati in tessuto di cotone biodegradabile, realizzata da una manifattura coreana su disegno dei due artisti, che hanno prestato la loro opera gratuitamente per l’occasione.
Infine questa tappa palermitana, che detiene anche il primato della permanenza di tempo tra le opere “impermanenti” del duo californiano, in attesa di un prossimo ritorno in città per un altra opera all’interno sempre di Palazzo Butera, anticipa di poche ore il loro debutto al Victoria & Albert Museum di Londra.