“Il gongolamento di Miccichè rispetto al risultato di domenica scorsa, fa solo sorridere. L’analisi dei numeri rivela palesemente come Forza Italia si sia ridotta ad un mero partitino lontano dai fasti del 61 a zero e che si sarebbe inchiodata a numeri da prefisso telefonico, se non fosse stato per il supporto del variegato mondo dei centristi – a dirlo è Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue – sin da quando militavo in FI, ho sempre dialogato con il presidente Giovanni Toti. Oggi, rispetto alla possibilità di un nuovo soggetto politico, voglio augurarmi che l’Udc di Cesa prenda parte a questo progetto federativo per negare ogni tipo di inciuci a sinistra”.
“Nei prossimi equilibri del governo regionale, pertanto – prosegue Figuccia – non ci può essere spazio per chi camaleonticamente ha sostenuto prima Crocetta e poi Micari alle passate tornate elettorali. Se questo criterio è valso per Giovanni La Via, non capisco perché non debba valere anche per altri personaggi che con ogni probabilità, hanno sostenuto la linea di Gianfranco Miccichè in queste europee”.
“Certo, gli impegni dello stesso Miccichè in questa campagna elettorale, pur di fare arrivare primo il suo candidato, saranno stati molteplici ma sarà altrettanto difficile mantenerli e chiudere il cerchio. Alla fine – conclude il parlamentare regionale – una cosa potrà fare: ritirarsi alla sua veneranda età nell’eremo di Sant’Ambrogio”.