Una vasta operazione antimafia condotta dalla Polizia di Stato volta a disarticolare i vertici della famiglia mafiosa di Carini si è svolta stamattina all’alba in provincia di Palermo.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno arrestato nove persone accusate, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Al centro dell’inchiesta c’è colui che è ritenuto essere l’attuale capo della famiglia di Carini: Antonino Di Maggio, il cui nome era già venuto fuori tre anni fa in un’inchiesta che aveva permesso di risalire a un vasto traffico di droga.
Le indagini hanno permesso inoltre di evidenziare come gli esponenti della famiglia mafiosa di Carini controllassero in modo capillare il territorio, sottoponendo ad estorsione gli operatori economici della zona. Questi ultimi, prima di intraprendere qualsiasi attività, dovevano, inoltre, ottenere una sorta di “autorizzazione” preventiva da parte della famiglia, per poter cominciare a lavorare. Una sorta di “nulla osta” della mafia all’apertura di ogni nuova attività commerciale.
A Carini negli ultimi anni sono stati messi a segno i più grossi sequestri di droga. Il nome del nuovo capomafia era emerso nel corso dell’operazione che aveva consentito l’arresto di Alessandro Bono, titolare di pompe funebri accusato di traffico di stupefacenti.
Lo scorso anno nella zona industriale è stato fatto il più grosso sequestro di droga: 1470 chili di hashish che viaggiavano sui tir.
Tra i vertici dell´organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti figurano un narcotrafficante di livello internazionale che curava personalmente l’importazione di cocaina dal Sud America e un’altra persona già condannata per analoghi reati nel corso del processo Addio Pizzo 5.
I nomi degli arrestati nel corso dell’operazione antimafia a Carini della squadra mobile di Palermo: Antonino Di Maggio, 64 anni, Vincenzo Passafiume, 69 anni, Salvatore Amato, 58 anni, Fabio Daricca, 41 anni, Alessandro Bono, 40 anni, Antonino Vaccarella, 36 anni, Salvatore Lo Bianco, 24 anni, Giuseppe Darrica, 29 anni, Giuseppe Patti, 37 anni. Di Maggio, Bono e Fabio Daricca l’ordinanza è stata notificata in carcere.