“Che fine ha fatto la strana coppia Miccichè-Orlando? Sono felicemente amici quando c’è da farsi fotografare ed inaugurare alle mostre e ai grandi eventi, ma dimenticano l’eventualità di fare qualcosa di buono quando si presentano i problemi” – a dirlo è Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue – se è vero che Orlando e Miccichè sono amici, perché non stanno muovendo un dito per salvaguardare l’azienda che si occupa del trasporto pubblico locale a Palermo? L’Amat rischia di cadere in ginocchio”.
“Il ritardo nella firma del nuovo contratto di servizio, del nuovo piano industriale e del piano di risanamento, nonché del rilancio dell’impianto commerciale; l’urgente e mancato turn over per diverse figure professionali significa disservizi per la città ma significa anche minori tutele e garanzie per i dipendenti: autisti, meccanici, ausiliari del traffico, tutta gente che si muove in questa città a servizio del cittadino senza alcun riconoscimento“, aggiunge Figuccia.
“Tra l’altro – prosegue il parlamentare regionale – numerose sono state le visite in questi giorni e in questi mesi a Palermo anche da parte del Presidente della Repubblica, persona di grande autorevolezza, massima istituzione del paese, anch’egli palermitano, cui sicuramente Miccichè e Orlando, potrebbero spiegare come provare attraverso un piano, a salvare l’azienda. Il problema della spalmatura del debito deve essere affrontato con serietà e quindi insomma, i tre si attivino per garantire una vigorosa ricapitalizzazione dell’azienda di via Roccazzo prima che sia troppo tardi“.