“Appena 4 giorni fa abbiamo denunciato ciò che era avvenuto in alcune carceri italiane, come un campanello d’allarme per la Sicilia.
Non ci siamo sbagliati, purtroppo”, a parlare è Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia.
“A Pagliarelli nel reparto alta sicurezza è in corso uno sciopero culminato, questa mattina, con una delle forme più gravi di protesta, i familiari dei detenuti non si sono presentati ai colloqui”.
“Ad Agrigento è scoppiata una rivolta sfociata con l’incendio di alcuni materassi. Le cause di questi disagi sono da attribuire, certamente, alle condizioni che continuiamo a denunciare”.
“Sovraffollamento, insufficienti condizioni igienico sanitarie, poca possibilità di cure mediche, disagio psichico non curato adeguatamente.
Non é con la repressione che si educa il detenuto. La Costituzione – conclude Apprendi – prevede la rieducazione”.
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