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Il film documentario “Dallas in Prizzi“, del regista siciliano Luca Vullo, è in concorso, nella categoria Documentary Competition della 65esima edizione del Taormina Film Fest, dove verrà proiettato il 3 luglio alle 18,30.
Il lavoro documentaristico, prodotto nel 2018 dallo psichiatra americano Dave Atkinson, sintetizza in immagini il viaggio di un gruppo di artisti che partiti da Dallas, in Texas, hanno scelto Prizzi, il più alto e isolato paese della Sicilia, per realizzare dei murales in omaggio alla comunità.
Dallas in Prizzi racconta l’idea del giovane e affermato psichiatra americano che ha voluto coinvolgere tre artisti texani, Frank Campagna, Olivia Cole e Maria Haag, molto conosciuti negli States, nella realizzazione di diverse opere di street art. Gli americani, dopo un primo shock socio-culturale, entrano in profonda relazione con la gente di Prizzi, comprendendo le loro frustrazioni politiche ed economiche e decidono di superare lo scetticismo locale con la bellezza.
I siciliani, come sempre, hanno ripagato i “forestieri” con il calore e la grande accoglienza che li contraddistingue.
Questo incontro tra la Sicilia e il Texas dimostra e sottolinea l’importanza dell’arte nel costruire la fiducia e le relazioni necessarie alla diffusione della Cultura.
“Il mio progetto – dice Dave Atkinson – non racconta cosa degli americani abbiano dato al piccolo comune rurale di Prizzi, così isolato e allo stesso tempo ricco di usi e profondamente legato alle tradizioni, ma è la storia del riflesso dell’amore e dell’accoglienza che questi artisti hanno ricevuto dalla comunità siciliana”.
Il regista Vullo, invece, ritorna in concorso a Taormina dopo aver vinto lo scorso anno il Premio Sebastiano Gesù con “Ccà semu“, film sugli effetti dell’emigrazione a Lampedusa.
“Mi riempie di gioia e di orgoglio – commenta Luca Vullo, documentarista, regista e produttore cinematografico – Stiamo parlando di uno dei festival più importanti in Italia che nella sua nuova formula sta puntando sempre più ad uno scenario internazionale e di qualità. Io e il mio caro amico Dave Atkinson presenteremo ufficialmente quello che non è solamente un film documentario, ma la testimonianza di un bellissimo progetto culturale molto più ampio e articolato”.