Il 5 luglio del 1999, in uno spazio limitrofo all’assessorato regionale all’Agricoltura, in pieno giorno veniva ucciso con tre colpi di pistola Filippo Basile, capo del personale dell’assessorato. Il mandante fu un ex dipendente, Nino Sprio, già condannato per truffa e licenziato grazie al procedimento istruito da Filippo Basile.
La collaborazione fra Pino Apprendi, allora vice presidente del Consiglio Comunale di Palermo e Sergio Infuso presidente dell’associazione per la pace e contro la mafia, ha fatto si che sul luogo del vile assassinio si realizzasse una villetta che è diventato luogo di memoria, dove tutti gli anni il funzionario regionale viene ricordato.
“È paradossale essere uccisi per avere fatto il proprio dovere, non cedendo alle pressioni e alle minacce, il suo comportamento acquista sempre più valore, proprio in questi giorni in cui la cronaca ci informa che qualche funzionario è stato tratto in arresto per corruzione”. Lo dice Pino Apprendi presidente di Antigone Sicilia.
Venerdì 5 alle ore 10 saranno deposti dei fiori nel luogo dell’uccisione. Oltre agli organizzatori, saranno presenti il vice sindaco Fabio Giambrone, i presidenti della 5^ e 8^ Circoscrizione Fabio Teresi e Marco Frasca Polara e i rappresentanti della Funzione Pubblica Cgil provinciali e regionali.