La Procura di Enna, nell’ambito dell’operazione denominata “Terre di nessuno” che ha fatto luce su una truffa all’Unione Europea sui contributi agricoli, ha disposto il sequestro di beni per 280 mila euro.
Indagate 23 persone, residenti nelle province di Enna, Messina e Catania. Le ipotesi di reato contestate sono di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso. I militari dell’Arma e della Guardia di Finanza, attraverso l’esame della documentazione contabile ed amministrativa, l’esecuzione di numerosi controlli nei confronti dei titolari delle aziende agricole beneficiarie e l’esecuzione di indagini finanziarie, hanno scoperto un’articolata truffa, accertando la percezione illecita di contributi comunitari per l’agricoltura erogati dall’Agea in favore di aziende agricole a vario titolo riconducibili agli indagati.
Questi ultimi non solo avrebbero utilizzato indebitamente particelle catastali di terreni ricadenti nel territorio siciliano, ma anche beni demaniali siti in Sicilia ed in altre Regioni d’Italia, attraverso la presentazione di falsi contratti di conduzione e dichiarazioni sostitutive.
I falsi e le truffe, secondo quanto accertato dagli investigatori, sarebbero stati compiuti inoltre grazie alla complicità di operatori dei Centri Assistenza Agricola, presso i quali e’ stato riscontrato come le credenziali assegnate dal Sian – Sistema Informatico Agricolo Nazionale e legate in modo esclusivo all’operatore o responsabile di sede, venivano fraudolentemente utilizzate anche da soggetti terzi collusi.