Un importo complessivo di 40,6 milioni di euro sarà destinato a finanziare tre opere irrigue in Provincia di Palermo. È quanto stabilito nel corso della seduta del primo di agosto dal CIPE, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, che ha approvato la proposta avanzata dal Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di rimodulare i fondi già stanziati da precedenti delibere, tra il 2002 e il 2012. La cifra allora prevista, pari a circa 40 milioni, avrebbe dovuto sostenere il progetto “Derivazione dal Fiume Belice destro e affluenti nel serbatoio di Garcia”.
Sulla base del notevole allungamento dei tempi di progettazione, della lievitazione dei costi e delle diverse valutazioni strategiche effettuate, in accordo con la Regione Siciliana è stato deciso di rimodulare la somma iniziale, finanziando tre nuovi interventi che riguarderanno, per lo più, opere di ammodernamento delle reti di distribuzione irrigua in diverse zone individuate sul territorio.
Assessore Bandiera un importate risultato quello raggiunto dal suo assessorato?
Assolutamente importante rischiavamo di perdere 40milioni di euro.
Ci spiega nel dettaglio il finanziamento?
C’era una delibera del Cipe del duemila e due che finanziava questo progetto che negli anni divenne si rilevò che non era attuabile per alcune questioni di carattere amministrativo e tecnico. Questo finanziamento fu sospeso dal Cipe, il rischio di perderlo era Immenso. Attraverso un lavoro che ha fatto l’assessorato in sintonia e in sinergia con il direttore Tomasino del consorzio di bonifica, il commissario Turriciano, sempre del consorzio di bonifica e e il direttore del dipartimento allo sviluppo rurale, dottore Candore. siamo riusciti a rimodulare il finanziamento attraverso la manutenzione e ammodernamento e rifacimento di reti idriche per la distribuzione dell’acqua.
Perché il Cipe aveva bloccato i finanziamenti?
Il Cipe aveva sospeso il finanziamento perché riteneva il processo non attuabile a causa dell’impossibilita di una ulteriore captazione dell’acqua. Noi interloquendo col in Cipe abbiamo rimodulato il finanziamento destinandolo ad una migliore distribuzione della stessa.
Queste reti verranno gestite dal consorzio di bonifica?
Certo. Chiaramente per il governo il tema dell’acqua in agricoltura è uno dei temi che ha la priorità. Abbiamo approvato la riforma dei consorzi di bonifica che adesso sta trattando il Parlamento. Con questa riforma noi restituiamo i consorzi agli agricoltori, dopo decenni di commissariamento della regione.
Prossimo step dell’agricoltura?
Prossimo step dell’agricoltura, potremmo parlarne per giorni. Ma in primisi: il completamento del programma dello sviluppo rurale, nuove opportunità in agricoltura e innovazione. Una volta la Sicilia balzava ad onori della cronaca per la non capacità di spesa dei fondi, oggi, spendiamo tutto quello che abbiamo ma riusciamo a captare fondi extra come in questo caso.