Parte dal quartiere palermitano di Borgo Nuovo, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Comune di Palermo e dell’ANCI Nazionale, il progetto ideato e diretto da I World e promosso da ANCI Sicilia, che si propone di mettere in rete enti pubblici e soggetti privati per condividere idee e iniziative di riqualificazione delle periferie secondo una visione condivisa.
Il tutto partendo dai 120 progetti finanziati dallo Stato con il “Bando periferie”: oltre 2.100 interventi in 445 Comuni italiani, con una previsione di investimenti superiori ai 2 miliardi di euro.
Obiettivo di “Milleperiferie” è quello di costruire una piattaforma di interconnessione di questi progetti, strutturare un unico, grande programma nazionale per la riqualificazione, anziché tanti progetti sconnessi tra loro e privi di una visione di sistema. Un network che consentirà l’attivazione di scambi di esperienze, pianificazioni comuni, relazioni tra comunità e operatori delle aree periferiche, analisi di best practice, azioni di comunicazione congiunta e tanto altro, per arrivare alla strutturazione di un “Osservatorio delle Periferie”.
Milleperiferie mira a strutturare una piattaforma di interconnessione dedicata alla messa in sistema, alla divulgazione e valorizzazione dei processi di riqualificazione, rigenerazione e ricentralizzazione delle periferie, oltre gli aspetti meramente strutturali e con una forte attenzione alla dimensione umana delle periferie, siano esse geografiche o esistenziali.
La rete Milleperiferie si struttura come una piattaforma che opera online e si qualifica come un vero e proprio e-cluster al servizio degli operatori pubblico-privati. Opera presentando i progetti del bando periferie e dei soggetti aderenti alla rete; attivando la rivista online Milleperiferie e divulgando best practices per promuovere scambi di esperienze.
Attiva azioni di comunicazione, divulgazione, marketing territoriale, sviluppo di nuovi servizi e formazione, anche mediante il coinvolgimento di media partner, organizzando conferenze e utilizzando i social network. Si creerà inoltre il Milleperiferie fest, che sarà strutturato come messa in rete dei principali festival nazionali ed internazionali dedicati alle periferie, fisiche e culturali, compresi gli eventi e interventi multidisciplinari previsti dai progetti finanziati dal bando periferie, presentandoli in una piattaforma divulgativa unica che ne assicura una maggiore capacità di penetrazione nei media internazionali, stimolando anche collaborazioni e sinergie.
Milleperiferie attiverà anche l’Osservatorio Nazionale delle Periferie, con il fine di animare il dialogo propositivo sulle tematiche di sviluppo urbano dei prossimi anni. L’Osservatorio avrà infatti il ruolo di elaborare il manifesto Milleperiferie e formulare e sostenere l’attuazione di programmi di riqualificazione, rigenerazione e ricentralizzazione degli ambiti urbani. Nello specifico, promuove la nascita di nuovi strumenti e opportunità, tra cui: la “Strategia Nazionale Aree Periferiche” (SNAP), in parallelo con quella delle Aree interne, da implementare nella programmazione comunitaria 2021-2027 e in grado di attuare gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite puntando sulla creazione di città inclusive, sicure, sostenibili in grado di avviare nuovi processi di sviluppo integrato.
Un altro grande obiettivo sarà quello di sostenere lo sviluppo di strumenti finanziari, tra cui i Fondi Immobiliari destinati alla riqualificazione delle periferie: a tal proposito, si vuole stimolare un maggiore intervento e coinvolgimento, soprattutto al Sud, dei Fondi Immobiliari, che possono rappresentare importanti opportunità di investimento e garantire interessanti tassi di rendimento, anche in considerazione che ad oggi oltre il 90% dei fondi immobiliari, per oltre 30 miliardi di euro, riguardano investimenti nelle regioni del Centro Nord. Il tutto finalizzato ad attivare processi di rigenerazione in grado di rendere le aree periferiche attrattive per nuove progettualità, invertendo le tendenze di spopolamento e incentivando la trasformazione ed evoluzione verso nuovi modelli di sviluppo.
“Quella che si presenta oggi è una proposta ‘da sindaci’: sono i sindaci, infatti, naturale avamposto delle istituzioni, a segnalare da tempo che le opportunità di sviluppo del nostro Paese, in una dimensione europea, sono indissolubilmente legati ai servizi che erogano le città – afferma Antonio Decaro, sindaco metropolitano di Bari e presidente dell’Anci -. Una visione, quella dei sindaci, che deve tenere insieme la ricostruzione tanto delle macerie fisiche, quanto delle macerie sociali delle nostre città. Macerie determinate anche da scelte urbanistiche, per fortuna superate, come la nascita di quartieri dormitorio. Le periferie, appunto. Abbiamo bisogno di risorse, di progetti, di donne e uomini – aggiunge Decaro – che si cimentino sulla costruzione di un’idea nuova di Paese tessendo quella tela di ‘legami urbani’ che si traduce in una nuova vita per le strade, per le piazze, per i giardini, per i cittadini. Un’attività di rammendo del tessuto connettivo urbano, cominciata, grazie al finanziamento di “bando periferie”, da quei luoghi in cui la fiducia nelle istituzioni è più fragile. Un esperimento riuscito che ha visto protagonisti i sindaci. Vogliamo replicarlo e renderlo stabile”.
“Milleperiferie. Mille città, mille periferie. Le periferie sono corollario necessario di ogni città. – ha dichiarato Leoluca Orlando, sindaco metropolitano di Palermo e presidente di AnciSicilia, promotore della rete Milleperiferie – Per ogni città un centro, per ogni centro tante periferie: periferie geografiche, periferie esistenziali, a volte entrambe. Al centro le città nella loro interezza, fuori il mondo. La sfida di Milleperiferie è trasformare le periferie in quartieri. Come? Con un grande progetto di vivibilità legata alla programmazione nel medio e lungo periodo di un’azione di rigenerazione urbana e di collegamento fra le città e le campagne, fra le città e le zone di cinta, fra le città e il mondo, contribuendo così a superare la logica della separatezza grazie alla mobilità, locale e internazionale, di persone, di merci, di capitali, di idee. Milleperiferie è altresì, una proposta di piattaforma comune per rafforzare al livello nazionale gli interventi già avviati e per fare assumere come strategico il superamento delle periferie nell’agenda europea 21/27”.
“Negli ultimi decenni si è lavorato molto per i centri storici, li abbiamo resi belli e puliti – spiega Lucio Tambuzzo, direttore I World e della rete Milleperiferie – poi sono arrivati i grandi marchi che li hanno trasformati da luoghi unici di espressione identitaria in spazi globalizzati con ampia offerta di contenuti omologati. La sfida dei prossimi decenni sono le periferie, borghi e sobborghi, dove vivono ancora residui identitari, bisogni che generano sogni, emozioni che alimentano speranze. Milleperiferie – aggiunge Tambuzzo – riconnette in sistema migliaia di eventi, programmi e progetti, festival e iniziative, immaginati e realizzati nelle periferie, fisiche ed esistenziali, perché possano dar vita ad un unico processo organico di trasformazione urbana, sociale e culturale. Non più migliaia di singoli interventi isolati e sconnessi tra loro, ma un grande progetto nazionale di sviluppo condiviso che guarda al lungo periodo”.