“Sono sconcertato. Credo di aver scoperto che il Fondo dei dirigenti per l’indennità di posizione e di risultato era gonfiato del 300% e dopo la mia elezione qualcuno ha fatto delle correzioni per renderlo gonfiato solo del 150%. C’era chi sapeva ma ha taciuto!”. L’ennesima clamorosa rivelazione sulle discusse vicende che hanno riguardato l’attività amministrativa e dirigenziale negli anni scorsi al Comune di Messina arriva ancora una volta dall’attuale sindaco Cateno De Luca.
“Le ultime tre nottate le ho dedicate a questi faldoni – spiega De Luca -. Se la situazione sarà confermata dagli accertamenti che ho richiesto al segretario generale, tutti i dirigenti comunali, anche quelli andati in pensione, dovranno complessivamente restituire circa 400 mila euro l’anno dal 2010 in poi. Qui si tratta del fondo per il salario accessorio dei dirigenti che viene destinato per dare ai dirigenti l’indennità di posizione e l’indennità di risultato, il premio di produttività insomma se raggiungono l’obiettivo. Io in questi mesi ho ridotto i dirigenti da 23 a 9 e i Dipartimenti da 20 a 8. Qui avrebbero preso un importo tra stipendio e posizione e risultato di 230 mila euro l’anno, che è il tetto massimo previsto dal Presidente della Repubblica e questa cosa mi ha fatto impazzire. Ho scoperto che questo fondo, che doveva essere ridotto già nel 2015 di 688 mila euro, non era stato toccato e altre decurtazioni che per legge andavano fatte per 200 mila euro anche in quel caso non sono state fatte”.
“In definitiva – continua De Luca – l’attuale fondo di circa un milione e mezzo di euro realmente doveva essere, invece, di circa 600-700 mila euro. Stiamo facendo i conti, ora il segretario generale avrà il mandato di verificare e io di solito con i numeri non mi sbaglio. Se le cose stanno così significa che negli ultimi 10 anni almeno 300-400 mila euro in più di indennità di posizione. Se quello che sostengo è vero dovranno restituire i soldi. Abbiamo bloccato, tra l’altro, l’indennità di risultato per circa 4 milioni di euro negli ultimi 9 anni non erogati. Qui c’era chi sapeva e ha omesso di riferire. E mi hanno fatto la guerra alcuni personaggi che erano a conoscenza di queste porcherie. Se questo latrocinio sarà accertato andremo in Giunta e daremo mandato di avviare subito l’azione di recupero. Mi sono stancato di questi continui tentativi di presa per il sedere. Prima o poi le cose le scopro. Ribadisco il mio appello: svuotate il sacco, una volta per tutte, poi sarà troppo tardi”.