“Ba1”: rimane stabile il rating riportato nell’ultimo aggiornamento del Credit Opinion di Moody’s per la Regione Siciliana.
Il report diffuso dall’agenzia di rating evidenzia la riduzione del debito che nel 2020, secondo le stime, scenderà al di sotto dei 7 miliardi. Notevole la diminuzione dell’incidenza sulle entrate d’esercizio, che nelle previsioni passa dal 48,5% del 2017 al 44,8 del 2019 e al 43,2 nel 2021.
Aumenta in modo anche la liquidità, con un progressivo incremento nell’ultimo biennio di ben oltre il miliardo di euro. Trovano inoltre riscontro significative riduzioni di spesa in diversi settori a partire da quello sanitario.
Moody’s mette in risalto i contenuti dell’accordo Stato-Regione nel dicembre 2018 sugli equilibri finanziari della Regione, con minori trasferimenti nel triennio per circa 900 milioni di euro.
Vengono inoltre pubblicate alcune considerazioni sulla gestione amministrativa della Regione utilizzando “politiche di bilancio credibili e di risanamento”. Il rapporto, inoltre, pone l’attenzione sulla rilevanza dell’autonomia finanziaria regionale derivata dalla prevista applicazione delle norme dello Statuto speciale.
Al termine del 2018, la Regione siciliana ha registrato un indebitamento netto, diretto e indiretto, di 7,4 miliardi di euro, diminuito dal 2017, quando ammontava a 7,7 miliardi di euro. Le previsioni dell’Ente territoriale sono positive e prevedono che il debito scenderà a 6,7 miliardi di euro entro il 2021. La porzione maggiore del debito regionale diretto alla fine dell’anno 2018 era rappresentato da prestiti bancari con una scadenza media di circa 22 anni.