“Il patto civico per l’Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l’esperimento non ha funzionato. Il Movimento nella sua storia non aveva mai provato una strada simile. E questa esperienza testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti”.
Il Movimento 5 stelle affida a un post su Facebook il commento alla sonora sconfitta subita in Umbria: “Abbiamo provato a dare a questa regione una alternativa che non prevedesse le solite dinamiche politiche, vista l’emergenza che sta attraversando. Dalla formazione del primo esecutivo ci è stato subito chiaro che stare al Governo con un’altra forza politica – che sia la Lega o che sia il Pd – sacrifica il consenso del Movimento 5 Stelle. Ma noi non siamo nati per inseguire il consenso, bensì per portare a casa i risultati, come il carcere per gli evasori di questa settimana e il taglio dei parlamentari della settimana precedente. Senza raggiungere il 51% imposto dalla legge elettorale, abbiamo avuto bisogno necessariamente di trovare altre forze politiche per governare. Continuiamo a lavorare umilmente, rispettando gli impegni e mettendoci al servizio”.
Una dichiarazione quella dei grillini tutta da interpretare, soprattutto nella parte in cui dicono di voler andare oltre i due poli del centrodestra e del centrosinistra, pur avendo sostenuto il candidato del Pd in questa competizione elettorale. Che l’esperimento possa non avere un seguito nelle successive elezioni regionali? Cioè già a partire dalla Calabria e dall’Emilia Romagna?