Volano stracci ed è botta e risposta, a suon di dure accuse, tra il sindaco di Messina, Cateno De Luca e Gaetano Sciacca, direttore del Centro regionale per l’impiego, cioè l’ex Collocamento.
Al centro dello scontro la pre-selezione dei 100 operatori alla Messina Servizi e le osservazioni presentate agli uffici di Via Dogali da alcuni candidati al bando, soprattutto ex borsisti della società che si occupa della raccolta rifiuti, che hanno contestato l’elenco stilato, anche perché convinti che l’aver già lavorato per conto dell’azienda potesse determinare il collocamento in posizione utile nella graduatoria provvisoria.
A innescare così la polemica un invito del primo cittadino a Sciacca a comunicare “Ai suoi uffici che bisogna rilasciare la ricevuta dei ricorsi/osservazioni dei soggetti che hanno fatto istanza per essere assunti a tempo determinato nella Messina Servizi e sono rimasti esclusi o scavalcati”. Immediata poi la replica di Sciacca: “In futuro non accadrà più che i miei uffici si mettano a disposizione di un’Amministrazione comunale guidata da un personaggio come l’attuale sindaco”.
Furiosa la controreplica di De Luca: “Gaetano, ma che tuoi uffici? Ma cosa pensi che sono casa tua? Tu sei un pubblico impiegato. Chiedi scusa pubblicamente su quanto accaduto o farò presentare un’interrogazione parlamentare urgente e chiederò la tua rimozione per incompatibilità ambientale a Messina. Allo sportello non si fa e non esiste la verifica preventiva di ciò che si può presentare o non presentare. Come si può parlare così ad un sindaco? Un sindaco non può essere minacciato. Chiederò conto e ragione. Rispetto tutti ma pretendo altrettanto rispetto da tutti”.