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Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Sala delle Lapidi, ha denunciato di avere subito un’aggressione verbale da parte dell’ex no global Luca Casarini.
Il fatto sarebbe avvenuto durante il consiglio di strada di prima circoscrizione in piazza Garibaldi, convocato per condannare l’episodio di violenza nei confronti di Roman, il cittadino tedesco picchiato fino ad essere ridotto in coma.
“Al peggio non c’è fine – afferma Gelarda – Non c’è nulla di più brutto che vedere un modo di fare violento proprio durante un incontro organizzato per condannare la violenza. Eppure Luca Casarini, l’ex no-global, ora armatore di una nave di Ong, che con le sue attività finisce per favorire chi sui migranti ha costruito business molto redditizi, mi ha aggredito verbalmente“.
“Solo l’intervento di un consigliere comunale di Sinistra comune che lo ha allontanato, ha evitato il peggio – aggiunge Gelarda che conclude – Questa aggressività nei miei confronti solo perché ho detto che Palermo è ridotta in questo stato di abbandono anche e soprattutto per colpa dell’assenza perpetua del sindaco Leoluca Orlando e di chi queste regole dovrebbe farle rispettare“.
Gelarda querela Casarini
Intanto, a seguito della nota del consigliere leghista, l’ex no global Casarini ha deciso di querelarlo. Una mossa che ha fatto scattare l’immediata reazione di Gelarda, che questa mattina ha diffuso un comunicato nel quale ha fatto sapere che anche lui contro-querelerà Casarini: “Apprendo – dice l’esponente leghista – dalla stampa che Luca Casarini ha deciso di querelarmi, dopo avermi aggredito verbalmente, e dopo avermi fatto temere anche per la mia incolumità fisica, considerato l’atteggiamento aggressivo tenuto nei miei confronti, come si vede chiaramente dal video che ho pubblicato”.
“Che il suo sia stato un atteggiamento violento- che solo intervento di un consigliere comunale di sinistra comune ha disinnescato – credo che nessuno lo possa mettere in dubbio. Per quanto concerne la mia affermazione che in qualità di armatore di una nave ong abbia finito per favorire coloro che hanno fatto ricchi traffichi col business dei migranti, è chiaro che io non intendevo dire che lui sia un trafficante o che anche lui si sia arricchito o ci abbia lucrato. Nulla di tutto ciò. Sono solo intervenuto su un argomento per ora politicamente molto dibattuto, ma è chiaro che intendevo dire che anche Casarini, come tanti altri, inconsapevolmente e involontariamente, con la sua attività ha finito per favorire indirettamente chi, con questi traffici, si è arricchito veramente. A questo punto, dopo essermi consultato con il mio legale, sono io che ho deciso di querelarlo, dato che mi ha chiamato sciacallo durante l’assemblea, come si vede nel video pubblicato da una testata online, termine che è stato ripreso da più giornali”.
“D’altra parte – conclude – io, diversamente da Casarini, sono incensurato e non sono mai entrato in un aula di tribunale per essere giudicato e condannato. Ho sempre rispettato la legge e le regole, e continuerò a farlo. Come ho mantenuto la massima calma e civiltà, anche durante la sua aggressione verbale”.