“La desertificazione è un problema che riguarda buona parte del mondo e dell’Italia dal sud, al centro e si sta espandendo anche al nord. In Sicilia e di più anche, ovviamente per condizioni collegate ai mutamenti climatici e alla posizione geografica”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a margine della firma dell’Accordo per la qualità dell’aria con la Regione Siciliana, a Catania, alla presenza del governatore Nello Musumeci.
“C’è un’importante norma regionale sulla desertificazione – ha aggiunto – e c’è l’impegno del ministero dell’Ambiente che ha la competenza sulla desertificazione che non solo guarda a livello nazionale, ma anche ad un tavolo internazionale. Stiamo negoziando anche fondi internazionali per potere intervenire sulla desertificazione in Italia in modo tale che il Paese non partecipi solo attivamente alle politiche internazionali nel dare, ma anche nel ricevere”.
“Qualunque cosa se ne possa pensare dal punto di vista del recupero, riciclo, reimpiego, riutilizzo noi siamo il Paese con la più alta e migliore tecnologia mondiale ambientale” ha specificato il ministro.
Costa ha poi aggiunto: “Se noi riconosciamo questa grande qualità della tecnologia italiana, dei brevetti italiani è chiaro che come mondo politico, gestionale e amministrativo siamo sulla stessa lunghezza d’onda e dobbiamo facilitare questo tipo di sviluppo. Dal primo gennaio 2020 come ministero dell’Ambiente abbiamo costituito una nuova direzione generale che è quella sull’economia circolare. La prospettiva cambia: non si parla più di rifiuti, qualcosa che io getto, ma di qualcosa che reimpiego, riutilizzo e che crea indotto. Bisogna concepire il concetto di economia circolare”.
“L’atto amministrativo sulla qualità dell’aria che oggi abbiamo firmato, seppur di natura economica, porta in sé tutta una serie di attività condivise tra ministero, regione e comuni” ha specificato Costa spiegando: “Finalmente si andrà a Bruxelles, all’Unione Europea a dimostrare che le infrazioni per le quali noi stiamo già pagando non debbono essere più pagate. C’è un impegno formale adesso. Come ministero diamo queste risorse alla Regione Siciliana perché poi con i bandi previsti possa intervenire ad esempio sulle questioni che nel piccolo, ma nell’ordinario di tutti i giorni riguardano le famiglie. Dalla mobilità alternativa, ai contributi nel cambio della vettura. Questo – ha precisato – fa parte di un grande percorso avviato in Sicilia che è il piano della qualità dell’aria e dell’accordo di programma con il ministero”.
Il governatore Musumeci ha dichiarato: “Abbiamo sul tavolo cinque-sei temi particolarmente sensibili e bisogna recuperare il tantissimo tempo perduto in Sicilia sul fronte ambientale e della qualità dell’aria“.
“Su questo tema – ha aggiunto il governatore – la Giunta di Governo ha già adottato il piano regionale e nei prossimi giorni la commissione licenzierà anche il piano per l’amianto e finalmente i Comuni potranno essere nelle condizioni di raccogliere e conferire l’amianto nei luoghi preposti. Sulla desertificazione la Sicilia è l’unica regione ad avere varato un concreto piano di azione. Il tema della desertificazione e quello più sottovalutato in una terra, la Sicilia, che è particolarmente esposta. Io credo – ha concluso Musumeci – che con il Governo centrale e con il ministro dell’Ambiente si possa e si debba fare un buon lavoro”.
Il ministro Costa si recherà adesso a Priolo: “Io non so se oggi è un giorno storico per Priolo, ma so che è il giorno in cui io vado a Priolo perché ho intenzione di iniziare un percorso”.
E ancora: “Aprire un tavolo che non è soltanto con i sindaci e con la Regione – ha aggiunto – ma è principalmente con i grandi gruppi industriali privati per superare quelli che sono i gap, le distanze tra il mondo della pubblica amministrazione e il settore del privato per la bonifica. Per avere finalmente risorse certe e il rigore nell’applicazione di queste risorse. È l’inizio di un percorso che fino a questo momento aveva visto solo contrapposizioni”.
In una nota ufficiale della Presidenza della Regione si legge: “Il governo regionale è pronto a potenziare le misure di risanamento della qualità dell’aria già contenute nel Piano approvato lo scorso anno e a mettere in campo ulteriori iniziative per abbattere i livelli di particolato pm10 e di biossido di azoto nei grandi centri urbani. Un impegno suggellato dall’Accordo di programma sottoscritto stamane a Catania dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Presenti anche gli assessori del Territorio e ambiente, Toto Cordaro, e dell’Energia, Alberto Pierobon. Per sostenere le nuove iniziative anti-inquinamento da traffico nelle città di Palermo, Catania, Messina e Siracusa, il ministero destinerà all’Isola nuove risorse, fino a un massimo di quattro milioni di euro.
L’Accordo sottoscritto con il ministero – la cui attuazione sarà monitorata costantemente da un gruppo di lavoro composto da tre rappresentanti nominati da ciascuna delle due parti – impegna la Regione a rispettare alcuni tempi d’attuazione. Entro sei mesi, infatti, dovranno essere adottate nuove disposizioni finalizzate al ricambio dell’attuale parco automezzi delle piccole e medie imprese e di quelle artigiane con veicoli a basso impatto ambientale. Le nuove misure riguarderanno, naturalmente, tutti i cittadini. Dovrà essere incentivata, infatti, la rottamazione dei veicoli inquinanti e, in particolare, potrà essere prevista l’esenzione triennale dal pagamento della tassa auto se si procederà alla sostituzione di autoveicoli di classe Euro 0, 1, 2, 3, a benzina o diesel, con quelli, nuovi o usati, di categoria Euro 6 elettrici, ibridi o alimentati a Gpl e metano.
Sempre nell’arco dei prossimi sei mesi, la Regione – in sede di riesame delle Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale – dovrà applicare sul proprio territorio i valori limite per una serie di sostanze inquinanti. Tra le iniziative previste, anche l’istituzione di un biglietto unico da utilizzare sui vari mezzi di trasporto con l’obiettivo dichiarato di disincentivare l’utilizzo di quelli privati e, ancora, la realizzazione nelle aree urbane di infrastrutture riservate alla mobilità ciclo-pedonale, il potenziamento dei controlli sulle auto al fine di verificarne le emissioni, l’elettrificazione delle banchine portuali attraverso sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le risorse che arriveranno da Roma potranno essere destinate anche alla sperimentazione di nuove iniziative di contrasto all’inquinamento dell’aria. Gli uffici dell’assessorato del Territorio e ambiente hanno elaborato un progetto innovativo di mobilità sostenibile, denominato “Casa-Lavoro/Scuola”, che prevede servizi di car-sharing con mezzi a basse emissioni destinati ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni che debbano effettuare spostamenti per motivi di servizio. L’utilizzo di veicoli elettrici o ibridi darà, inoltre, la possibilità di usufruire di “buoni mobilità”, di agevolazioni tariffarie e di altri incentivi”.
“Il protocollo siglato oggi tra il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa e la Regione Siciliana mette per la prima volta l’accento su un tema dimenticato, quello della qualità dell’aria e delle politiche per la mobilità sostenibile che si riallaccia al piano della qualità dell’aria, un documento recente e che mancava in Sicilia da diverso tempo. La presenza del ministro, attraverso questo accordo, è la piena dimostrazione che lo Stato desidera essere partecipe in questa regione in quello che è un primo, significativo passo per diffondere la cultura della mobilità sostenibile tra i siciliani. Un primo passo che siamo certi aprirà la strada a molteplici futuri interventi”.
Lo ha dichiarato il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino, dopo la firma dell’accordo per la qualità dell’aria.