“Sul tema cruciale delle infrastrutture l’assessore Marco Falcone e Forza Italia stanno dimostrando in Sicilia che qui è iniziata la stagione del sì e del fare, a dispetto di un governo centrale che fa soltanto promesse ma latita”.
Lo ha dichiarato la senatrice Urania Giulia Papatheu, che torna all’attacco dell’Esecutivo e sferza i vertici di Palazzo Chigi sul tema delle tante, troppe, opere incompiute in Sicilia.
“Hanno istituito un ministero del Sud che al Sud ha dedicato solo 8 righe con il Conte 1 e nell’Esecutivo attuale si fa altro illusionismo, mentre la Sicilia viene ancora una volta tagliata fuori dai finanziamenti. Il Conte-bis prenda esempio da Falcone e da FI, che hanno dimostrato con la sua classe dirigente come in politica la differenza la fanno le persone e i fatti. Forza Italia ha dato prova di essere una forza politica leale con gli elettori, affidabile e concreta, che dà delle risposte ai cittadini. Noi andiamo avanti con la forza di numeri veri, che sono espressione di consenso popolare e non di una somma algebrica di palazzo, come quella di Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, alleati in un governo pauperista, mai legittimato dalla gente ed ostile anche alla nostra terra e anche a quei siciliani che li hanno votati”.
“In Sicilia – aggiunge Papatheu – va accelerata la realizzazione delle grandi opere, altrimenti si andrà incontro al disimpegno delle risorse assegnate. Ci sono lavori per 10 miliardi di euro che rischiano di essere revocati se gli appalti non saranno affidati entro il 2021. Di questi, buona parte sono di competenza di Anas e Rfi. La misura è colma, non siamo più disposti a tollerare ritardi, rinvii, lentezze e strane alchimie che penalizzano la Sicilia e spostano le somme su altri territori dell’Italia”.