La Città di Siracusa ha reso omaggio alla memoria delle vittime della tragedia del peschereccio “Nuova Margherita”. Nella ricorrenza del 70° di questa drammatica vicenda si è svolta nelle scorse ore un’apposita cerimonia, organizzata dall’Associazione Marinai d’Italia, presso il Monumento ai Caduti del Mare. E’ stata deposta una corona d’alloro in ricordo dei siracusani periti nella tragedia e di tutti i caduti in mare della Seconda Guerra Mondiale.
E’ stato inaugurato il il nuovo cartello espositore con la storia del sito, che indicherà l’importanza di quel luogo a tutti i siracusani ma anche ai visitatori che arriveranno in questo territorio, con un messaggio rivolto soprattutto alle nuove generazioni per far sì che possano sapere che all’interno di quelle aiuole vi è un Monumento ai Caduti del Mare.
L’Amministrazione comunale di Siracusa, guidata dal sindaco Francesco Italia, è stata rappresentata dall’assessore Dario Tota, che ha inteso commemorare le vittime, evidenziando con un discorso di alto profilo il senso storico e la valenza morale di uno dei momenti che hanno segnato in modo indelebile la storia della città. La strage del peschereccio “Nuova Margherita”, come rimarcato dall’assessore Tota, è una ferita ancora oggi impressa nella “carne” della città e nel cuore dei siracusani. Le vittime non verranno mai dimenticate.
A questa toccante commemorazione hanno preso parte le più alte autorità dell’intera provincia di Siracusa ed in particolare era presente a questo importante appuntamento l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
Il capo barca di quel peschereccio era Francesco Bandiera ed insieme a lui c’erano Francesco Mincella, Angelo Mincella, Salvatore Mincella, Salvatore Lentinello, Corrado Caldarella, Sebastiano Bordato, Egidio Cappuccio, Angelo Cappuccio, Angelo Romeo.
La tragedia del “Nuova Margherita” si è compiuta il pomeriggio dell’11 marzo 1952, quando a Siracusa, in una giornata nuvolosa, un boato improvviso sconvolse la città. L’esplosione venne sentita da tutti i cittadini ad Ortigia. Il peschereccio “Nuova Margherita” era appena saltato in aria nei presso di Massoliveri, vicino all’imboccatura del porto dove aveva recuperato un siluro inesploso della Seconda Guerra Mondiale.
La gente scese in strada e tanti cittadini si mobilitarono, provando anche a raggiungere il luogo dell’esplosione, ma non c’era più niente da fare per salvare i propri compaesani. Fu una strage alla quale sopravvisse soltanto Sebastiano Veneziano (scomparso poi 30 anni dopo). Nove membri dell’equipaggio lasciarono un ricordo straziante e un dolore mai sopito nel cuore delle loro famiglie e di tutti i propri conoscenti.
Nel 2018 l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia SR ha collocato nella terra del Monumento ai Caduti del Mare (sito sotto i gradoni della Camera di Commercio) una lapide con tutti i nomi delle vittime, affiancandoli ai nomi dei caduti nella Seconda Guerra Mondiale. Vittime ed eroi di una storia che non può e non deve essere dimenticata.