Fabrizio Lucchesi torna a Palermo.
L’ex direttore generale della vecchia società rosanero sarà ospite nel capoluogo siciliano il 24 marzo 2020, in occasione della “Palermo-Solemar Football Conference“. Lucchesi verrà a spiegare al popolo palermitano quello che è successo quest’estate.
IL MOTIVO
Tralasciando i motivi che hanno spinto gli organizzatori ad invitarlo, vorremmo capire di cosa deve venire a parlare l’ex dg rosanero. Ciò che è accaduto quest’estate lo hanno capito tutti, forte e chiaro. Il Palermo calcio è stato escluso dal campionato di Serie B, fra mille favole e racconti fantastici, dovendo così ripartire dalla Serie D.
A seguito della retrocessione nel dilettantismo, il comune di Palermo è stato costretto ad aprire un bando per riassegnare il vecchio titolo sportivo del 1986, poi rilevato dall’attuale presidente Dario Mirri e dal vice-presidente Tony Di Piazza. Nel frattempo, il nuovo Palermo iniziava il suo percorso, mentre quello vecchio si decomponeva nei tribunali, in attesa del fallimento poi arrivato a metà ottobre.
Quel che è certo è che al popolo rosanero questo ritorno non sembra essere gradito. Lucchesi, in realtà, dovrebbe spiegare come mai continua a parlare di sport management, nonostante le esperienze “poco fortunate” degli ultimi anni.
CHE FINE HA FATTO LA BLACK LIST DELLA FIGC?
Infine vorremmo soprattutto capire che fine ha fatto il progetto del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, di istituire una black list per quei dirigenti coinvolti nei fallimenti delle società sportive.
Uno strumento che avrebbe potuto evitare, forse, il passaggio del Palermo calcio ad Arkus, come affermato da Marco Bellinazzo e Benedetto Giardina in un articolo de IlSole24ore del 14 luglio ripreso da TifosiPalermo.it: “Chissà se con un Lucchesi non in grado di operare, si fosse arrivati a tutto questo; forse si poteva proseguire e completare il progetto che sembrava in dirittura d’arrivo con il fondo americano York Capital“.
Invece le cose sono andate diversamente, con Macaione e Lucchesi che hanno gettato le basi per la chiusura dell’affare con i fratelli Tuttolomondo. Il resto è storia.