L’Immacolata non smuove da casa i tifosi del Palermo calcio.
Questo è il dato che emerge dai botteghini, in vista della prossima sfida di campionato contro l’Acireale. I rosanero hanno registrato, alla data odierna, una media di 16350 spettatori a partita, con un picco registrato nella sfida contro il Licata, con 19726 presenze.
Un ottima media, che però rischia di essere messa in crisi dalle festività. L’Immacolata è una ricorrenza nella quale molti tifosi festeggeranno in famiglia e, di conseguenza, non potranno essere al Renzo Barbera.
Una decisione, quella di giocare l’8 dicembre, che non dipende certamente dal Palermo calcio ma dalla FIGC e dalla Lega Nazionale Dilettanti. Forse, in sede di redazione dei calendari, sarebbe stato consigliabile anticipare la quindicesima giornata al sabato, in modo da consentire ai tifosi di unire l’utile al dilettevole. A titolo di esempio, ricordiamo l’insuccesso registrato dal turno festivo effettuato dalla Serie A, immediatamente cancellato in questa stagione.
Ma purtroppo viviamo in tempi nei quali i tifosi non sono più gli assoluti protagonisti del mondo del calcio, ma bensì dei comprimari messi in secondo piano da palinsesti ed organizzazione dell’evento sportivo.
La situazione è diametralmente opposta sul fronte Acireale, con i tifosi acesi pronti ad invadere il capoluogo siciliano. Secondo le previsioni delle ultime ore, potrebbe essere addirittura 1000 gli acesi presenti al Renzo Barbera per la sfida di domenica.
L’INTERVISTA AL DS AGATINO CHIAVARO
Abbiamo sentito ai nostri microfoni il direttore sportivo dell’Acireale Agatino Chiavaro, che ci ha parlato della prossima sfida contro il Palermo. Il dirigente amaranto vanta una carriera da ex giocatore, conclusa in quel di Troina con la battaglia per la promozione poi persa in uno spareggio decisivo contro la Viterbese.
Proprio dalla squadra ennese l’Acireale ha pescato diversi elementi, che compongono oggi l’ossatura dell’Acireale. La formazione etnea vanta un cammino di tutto rispetto, con 25 punti in classifica e il terzo posto in graduatoria.
Un percorso difficilmente prevedibile quest’estate, visti i problemi societari che hanno visto protagonista la società acese. Con il cambio di proprietà e con l’arrivo di nuova linfa, la formazione granata ha potuto programmare con serenità ed oculatezza, mettendo in campo una squadra che sta facendo bene in questo campionato.
DOMANDA E RISPOSTA
Direttore buongiorno e grazie del suo tempo. Andiamo dritti al punto: come affronterete la prossima sfida contro il Palermo?
“Noi siamo contenti del percorso che abbiamo fatto. Sapevamo che potevamo avere difficoltà, me eravamo consapevoli della nostre potenzialità. Abbiamo fatto un ottimo inizio di stagione. Affronteremo questa partita in maniera serena, spensierata, consapevoli che affrontiamo una squadra che sta dominando il campionato”.
Quali sono gli aspetti positivi della stagione dell’Acireale? Quali invece quelli negativi?
“L’aspetto positivo è che siamo partiti con tante difficoltà derivate dalla scorsa stagione. Abbiamo fatto una squadra che fa divertire i tifosi. Di negativo c’è che ci ritroviamo con squadre che con la Serie D non hanno nulla a che vedere. Hanno una forza diversa, un blasone importante, il che rende difficile programmare la stagione.
Al di là della sfida contro il Palermo, qual’è l’obiettivo dell’Acireale per questa stagione?
“Il nostro obiettivo è quello di fare bene, di fare divertire la gente che ha ritrovato entusiasmo in questa stagione. Sul campionato è difficile, si potrebbe sperare solo nelle disavventure altrui, visto che lo può perdere solo il Palermo. L’obiettivo è riportare ad Acireale tranquillità e serietà, costruendo una squadra competitiva.