Dagli esponenti della Città Metropolitana di Palermo nessuna notizia di Piano Battaglia. Muto il sindaco Leoluca Orlando. Muta la dirigente dell’ufficio di gabinetto dell’ente.
Probabilmente i preparativi della vigilia di Capodanno hanno reso irreperibili telefonicamente le due figure istituzionali. Nel frattempo arriva la neve a pochi chilometri dal capoluogo siciliano e degli impianti di sci ancora nemmeno l’ombra. Nessuna notizia dagli uffici della Città Metropolitana circa le gare sull’affidamento della gestione delle piste e del servizio stagionale di pulizia delle strade. A quanto pare sono andate deserte.
Un’economia del posto al tracollo e che da anni chiede aiuto alle istituzioni. Le incertezze dell’affidamento dell’apertura delle piste della Mufara hanno anche dirottato sull’Etna le gare regionali in programma a febbraio e marzo. Per condire il tutto c’è anche la strada provinciale 119 che collega Polizzi a Piano Battaglia, chiusa da tanto tempo. Per non parlare della strada provinciale 54 che non vive di ottima salute.
Il perno centrale della questione è una sorta di gioco di forza tra l’ex Provincia e la Piano Battaglia Srl.
La società, che a quanto pare ha in affidamento l’impianto, sostiene che per legge è impossibile scindere la gestione di impianti e piste. Ossia: in tutta Italia chi è il gestore dell’impianto sciistico ha anche l’affidamento della manutenzione delle piste. Ma a quanto pare, per gli ingegneri e i Rup che hanno in carica l’annosa situazione di “Piano Battaglia”, non è così. Per palazzo Comitini ci vuole un bando di gara, per l’affidamento delle piste.
E tra carte, situazioni amministrative e bandi di gara andati deserti chi ci rimette sono i potenziali sciatori che non possono fruire dell’impianto e gli imprenditori della zona in crisi economica.
Un interessamento è arrivato dal Presidente della Regione Nello Musumeci in visita qualche tempo fa proprio a Piano Battaglia. Otto milioni di euro sono stati promessi per dare un nuovo volto alla stazione turistica e farla diventare un polo di attrazione per appassionati e non.
“Con la realizzazione degli impianti di risalita ormai da tempo – ha detto il sindaco Orlando – Piano Battaglia non è più un luogo di residenza dove ogni tanto cade la neve. Ormai è diventata, deve diventare, e sempre di più deve essere una vera stazione sciistica. Per questo occorre il concorso di tutti: autorità regionali, autorità della Città metropolitana e dei singoli Comuni, ma anche degli abitanti e degli utenti. Questo incontro voluto dal presidente della Regione è la conferma si ha la consapevolezza di una nuova stagione per Piano Battaglia, a beneficio dell’intera area delle Madonie, sapendo che ognuno deve fare la propria parte e che le Pubbliche amministrazioni la devono fare nel rispetto della legge e nel rispetto delle procedure”.
Affermava il sindaco Orlando a seguito della riunione con i vertici regionali. Ma al momento rimangono solo promesse.
“Sembrerebbe che sia andata deserta anche la terza gara per l’affidamento della gestione delle piste.
Come gestori siamo ormai indignati. Riteniamo per certo che il percorso in solitudine intrapreso dalla Città Metropolitana non abbia sbocchi. Ci chiediamo a chi giovi tale ostinazione, non certo allo sviluppo turistico di Piano Battaglia e del suo indotto. A questo punto inizia la conta del personale che va a lavorare altrove e dei danni per il mancato avvio della stagione proprio nel periodo più richiesto dagli utenti.” Lo dice a IlSicilia.it Antonio Catalano della Piano Battaglia srl.
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