Resta in carcere il 30enne maliano, Bill Francis, accusato di avere ucciso con una coltellata alla gola la sera del 1 gennaio scorso, la moglie, la nigeriana Miracle Francis, di 26 anni, nel suo alloggio nel Cara di Mineo. Lo ha deciso il Gip di Catania che ha convalidato il suo fermo ed emesso un’ordinanza per omicidio volontario aggravato.
L’uomo era stato fermato dalla squadra mobile della Questura di Catania mentre in un Internet-point cercava di farsi inviare del denaro usando i documenti di un connazionale. Secondo gli inquirenti i soldi sarebbero serviti per la fuga. Il movente, sempre secondo i primi esiti delle indagini, sarebbe la gelosia dell’uomo, visto che la moglie che non avrebbe avuto intenzione di seguirlo nel nord Italia dove lui viveva, e poi all’estero. La famiglia, marito, moglie e due figli, un bambino di sei anni e una bambina di otto anni, era stata separata in Libia dai trafficanti d’uomini.
La donna e i figli erano arrivati in Sicilia nel dicembre del 2016 e accolti nel Cara di Mineo, dove avevano presentato di domanda per il permesso da rifugiati, mentre l’uomo era sbarcato nei mesi scorsi sempre nell’isola, ma era stato trasferito subito in un centro del nord Italia. Da lì sarebbe
partito e arrivato al Cara probabilmente per riunirsi con la sua famiglia e convincere moglie e figli a lasciare la struttura e seguirlo.