“Il centrodestra sicuramente è molto favorito, perché è favorito nella parte maggioritaria in quel terzo di collegi uninominali dove al Nord da una parte e al Sud, per esempio in Sicilia, potrebbe fare il pieno. E se il centrodestra fa il pieno di seggi già parte in vantaggio. Bisogna vedere se poi la coalizione reggerà“. Lo ha detto ieri pomeriggio il giornalista palermitano Marcello Sorgi ospite della Fondazione Curella per parlare dello scenario politico alla vigilia del voto fissato per il prossimo 4 marzo. L’iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Curella, nella sala convegni di Ance-Palermo, a Palazzo Forcella De Seta.
“Mentre gli eletti nei collegi hanno tutti i voti della coalizione, – ha proseguito Sorgi – nel comparto proporzionale, dove ci sono in ballo il 70 per cento dei voti, ognuno corre per sé e ognuno con un obiettivo diverso. Quindi bisogna vedere se all’indomani del 4 marzo queste coalizioni che sembrano abbastanza finte, nel senso che si vede benissimo che non ci credono, poi dureranno. Certo, se il centrodestra dovesse prendere la maggioranza dei seggi in parlamento, credo che faranno i salti mortali per fare il governo, ma se gli dovessero mancare un certo numero di seggi, mettiamo una cinquantina di seggi, è chiaro che la coalizione si scioglie lì, da quello nasce l’ipotesi di fare un governo Berlusconi-Renzi”.
La frammentazione del Pd e della sinistra è stato uno degli argomenti in discussione. “Il centrosinistra – ha spiegato l’editorialista de La Stampa – è in una situazione veramente difficile, dopo la scissione con la parte di “Liberi e Uguali”, ma anche con quella parte che si chiama “Potere al popolo”, il Pd è impegnato ormai direi da un paio d’anni in un suicidio molto ben architettato, hanno perso il referendum, hanno perso le elezioni amministrative, si sono separati e gli scissionisti si presentano in tutti i collegi per impedire ai candidati del Pd di vincere. E’ difficile trovare una strategia”.
Un passaggio Marcello Sorgi lo ha fatto sul Movimento 5 Stelle: “Il Movimento 5 Stelle finge di essere cambiato, ma per cambiare ci vuole, non si fa dalla sera alla mattina e non basta darsi una riverniciata per apparire una credibile forza di governo. Quando il M5S propone di fare una banca pubblica per gli investimenti, ma dove si prendono i soldi? Il reddito di cittadinanza, la correzione della riforma delle pensioni quindi la legge Fornero, ma ci vogliono i soldi e i soldi dove si prendono? Bisogna mettere nuove tasse, e con nuove tasse sicuramente la situazione economica non migliorerà. L’unica cosa che si capisce è che vogliono veramente andare al governo – ha concluso Marcello Sorgi – tutto quello che faranno anche di sorprendente all’indomani del voto, sarà mirato per andare al governo, questa volta non vogliono restare e non possono restare opposizione, dopo il 2013 e dopo le elezioni siciliane in cui se l’erano giocata tutta, se anche stavolta vanno all’opposizione sono destinati a consumarsi. Cercheranno in tutti i modi di entrare in una combinazione di governo”.