“Il Ponte sullo Stretto sì, ma serve contestualmente intervenire su ferrovie, porti, strade, viadotti e autostrade che in Sicilia sono in condizioni disumane. Il Ponte è un’opera strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno e della Sicilia, soprattutto in una visione di apertura verso il Mediterraneo, per intercettare ad esempio il meglio del traffico internazionale di merci proveniente dal canale di Suez e dirette nel nord Europa, ma parallelamente urge un piano di infrastrutture carenti nell’Isola. Se da Trapani per arrivare ad Agrigento servono otto ore, come Salvini ha dimostrato all’Italia, la gente non se ne fa nulla del Ponte”.
Cos il deputato Alessandro Pagano della Lega-Salvini premier, segretario regionale Sicilia occidentale.
“Servono treni a due binari, strade senza buche, autostrade senza interruzioni, porti in competizione con i grandi scali europei, trasporti aerei con prezzi normali e non da vampiri. Serve una grande azione di manutenzione delle condutture idriche, perchè è inaccettabile che le città siciliane rimangano a secco. Serve normalità. Queste sono le battaglie della Lega”.