Nel 2013 il comune di Palermo ha stipulato con la fondazione Whitaker una convenzione relativa alla gestione degli spazi verdi di villa Malfitano.
Tale convenzione, con scadenza marzo 2018, dal mese di settembre 2017, non è stata più rispettata, il Comune non ha più fornito il personale destinato alla cura del giardino e per motivi di sicurezza il parco è stato interdetto al pubblico.
Questo ha scatenato non pochi malumori tra i cittadini, le mamme e gli insegnanti che saltuariamente usufruivano degli spazi verdi della Villa e che tempestivamente hanno lanciato una petizione on-line che ad oggi riporta 1500 firme.
Ad interessarsi della riapertura al pubblico, oltre Simona Di Gesù (M5s), consigliera della V circoscrizione, anche la terza commissione consiliare con la consigliera comunale Concetta Amella, che ha organizzato diversi incontri con la Presidente della fondazione e i responsabili di Re.Se.T. e verde e vivibilità urbana.
Intanto, oggi è arrivata la risposta dell’assessore Marino riguardo la mozione discussa e approvata il 9 gennaio scorso che ha per oggetto ”Aggiornamento e verifica della convenzione Comune/Fondazione Whitaker in merito a villa Malfitano”.
”Nonostante l’amministrazione comunale, confermata la sua inadempienza, si sia impegnata a garantire interventi di manutenzione straordinaria sul verde, almeno fino alla scadenza della convenzione, apprendiamo che, – affermano dal consiglio della V circoscrizione – ”in data 29/12/2017, il presidente della fondazione ha formalizzato la volontà di recedere dall’accordo stipulato a suo tempo con l’Amministrazione comunale per esigenze che riguardano la fondazione stessa” ” . Questo è quanto si legge nella nota dell’assessore Sergio Marino.
”Speriamo – aggiungono i componenti pentastellati della V circoscrizione – che anche il Sindaco non si arrenda e, come aveva fatto già ai tempi della chiusura di parco Cassarà, convinca la fondazione Whitaker, a riaprire le porte ai cittadini palermitani nel rispetto dello statuto della Fondazione che prevede in primis di promuovere l’incremento della cultura, dell’istruzione, e la divulgazione dei valori artistici nelle varie espressioni.
Noi – concludono – certamente non ci fermeremo e pertanto abbiamo già predisposto tramite la nostra portavoce all’Ars Roberta Schillaci (M5s), un’interrogazione sui bilanci della Fondazione”.