Molto spesso ‘mandare a quel paese‘ colleghi o amici è un gesto liberatorio. Si esprime con un imperativo e un complemento di moto a luogo un sentimento di insoddisfazione.
In qualche modo, è lo stesso quando un’azienda manda un export manager o un agente ad esplorare opportunità di mercato all’estero. In quel momento, l’azienda sta metabolizzando il fatto che la domanda interna di un determinato bene non è abbastanza soddisfacente per l’offerta.
In Europa e in Italia questo avviene sempre più spesso. La magnifica offerta di beni che produciamo è troppo per i nostri consumatori e dobbiamo trovare altrove nuovi acquirenti.
La Sicilia esporta dalla notte dei tempi. Solo per citare esempi famosi, il grano siciliano va a Roma dal terzo secolo a.c., il nostro vino va in giro per l’Europa dal 1300, e l’olio sbarca negli Stati Uniti alla fine del 1800.
Pensate anche alla Genco Puro Olive Oil fondata da Vito Andolini ne ‘Il Padrino‘. Siamo esportatori nati, niente da aggiungere.
Ma la questione è: ci siamo mai evoluti dalla figura del procacciatore d’affari o del commesso viaggiatore? Abbiamo le competenze per programmare, organizzare e trattare un processo che è divenuto molto complesso?
Ai posteri l’ardua sentenza… Intanto a noi piace l’idea che hanno avuto i ‘compari’ pugliesi del Consorzio Primitivo di Manduria. Non solo (m)andare a questo o a quel paese, ma anche invitare i potenziali acquirenti a vedere dove e come nasce un prodotto.
Il consorzio ha individuato una serie di buyer, provenienti sia da mercati maturi che da quelli emergenti, e li hanno invitati a recarsi nell’area di Manduria per assistere alla vendemmia, incontrare le aziende vinicole, partecipare a masterclass ed eventi di degustazione.
Gli elementi fondamentali di questa azione sono tre: avere un ottimo prodotto in una cornice eccezionale; fare rete con altre aziende; e investire un po’ per dare una grande ospitalità.
Noi crediamo che ci siano aziende e prodotti siciliani che non hanno nulla da invidiare a quelli pugliesi e stiamo pensando di organizzare anche noi delle missioni di incoming per buyer stranieri.
Immaginate di portare alcuni distributori asiatici a Erice o Favignana, di fargli incontrare le famiglie che producono, l’olio, il marsala, le conserve di tonno, i dolci di pasta di mandorla, di fargli vedere con che passione lo fanno e come loro siano i primi consumatori ed esperti.
Il successo è assicurato: apprezzeranno e compreranno. Noi vogliamo mettere al centro persone e prodotti e le aziende dovranno fare solo quello che sanno fare alla perfezione, produrre con passione.
A tutto il resto ci pensiamo noi. Se la nostra idea vi sembra quella giusta contattateci a ms@nearco.eu