L’albero abbattuto ieri mattina al Foro Italico è diventato un caso che non è passato inosservato, sono intervenuti gli ambientalisti, i cittadini e anche il mondo della politica non è rimasto in silenzio. Ad esprimere il suo dissenso anche Concetta Amella, Consigliere comunale del M5s, che in un post pubblicato su Facebook ha scritto: ”Al comune di Palermo – che ieri pomeriggio in un comunicato ha cercato di correre ai ripari dopo la tempestiva protesta che gli ambientalisti, e non solo, hanno scatenato sui social – all’assessorato al Verde e alla vivibilità urbana, all’ Area villa e giardini, nella persona del dirigente – Capo Area, dott. Musacchia, non è bastata la diffida, presentata qualche settimana fa da ben 12 comitati e associazioni, riguardante gli oltre 1000 abbattimenti di alberi su suoli pubblici che l’amministrazione di Palermo ha inteso effettuare perché ritenuti ‘pericolosi’.
Una diffida – continua Amella – che esprimeva lo sgomento da parte della cittadinanza oltre che la rabbia e l’indignazione sul fatto che gli abbattimenti a Palermo siano diventati la regola piuttosto che l’eccezione. E così ancora una volta si è preceduto con il Ficus elastica del Foro Italico.
Per chi non lo sapesse – spiega il Consigliere – l’abbattimento degli alberi, secondo gli art. 31, 4 e 7 dell’allegato B del regolamento del verde pubblico e privato della città, dovrebbe essere effettuato solo quando assolutamente necessario, cioè nel caso in cui si manifestino evidenti rischi per l’incolumità pubblica, come nel caso di piante gravemente danneggiate, con gravi patologie o compromesse nella loro stabilità, quando sia evidente che la pianta sia morta, oppure al fine di consentire la realizzazione ovvero la tutela di un’opera pubblica………………………………………………………. .
Fatti salvi i casi di pericolo incombente, di forza maggiore o relativi a specie arboree infestanti, l’abbattimento di alberature pubbliche deve essere preceduto da una motivata proposta del servizio competente e dalla preventiva informazione alla circoscrizione competente.
Per alberi di interessi culturale, storico, e paesaggistico è vincolante ancora il parere della Sopraintendenza. In questo caso, l’abbattimento non sarà eseguito prima che siano trascorsi 15 giorni dalla seduta informativa. Ci si chiede, pertanto, se nel caso del ficus del Foro Italico sia stato fatto!
Sembrerebbe una scelta operata in emergenza con il Vta che ha fatto da supporto alla decisione di abbatterlo, senza però fare altre valutazioni, prima di procedere, che tenessero conto del suo ruolo, della sua posizione e delle sue funzioni arboree e senza coinvolgere la cittadinanza, comunicando e spiegando“.
“Il Comune non ha capito che dovrebbe cambiare rotta: con un nuovo approccio comunicativo definibile come tutto alla luce del sole, in virtù del quale, anziché una ”filtratura” del dato tecnico, capace di depotenziare alla base i sospetti di malaffare, di improvvisazione e di mancata sensibilità verso il Verde urbano, dovrebbe divulgare i piani di taglio, i piani di potatura, ed i piani di piantumazione, cioè se e quando quello stesso albero verrà ripiantumato e dove lo sarà.
La salvaguardia, la cura, il recupero e l’ampliamento del patrimonio verde di Palermo – conclude Concetta Amella – è compito primario e culturale. Una oculata progettazione degli spazi verdi rimane, pertanto, la via migliore per evitare di dover ricorrere in futuro ad interventi straordinari notevolmente onerosi e comunque traumatici per le piante e per le persone”.