Quattro persone arrestate e diverse perquisizioni eseguite in varie abitazioni del Nisseno. Un’operazione partita all’alba, anche con impiego di unità cinofile, ha visto i finanzieri di Caltanissetta impegnati nell’esecuzione di 4 misure cautelari disposte dal GIP del Tribunale di Gela, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di ricettazione di assegni falsi e truffe.
I finanzieri hanno ricostruito singoli episodi denunciati in vari paesi della provincia di Caltanissetta, Agrigento, Catania, Trapani e Palermo. L’indagine delle Fiamme Gialle, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Gela, ha messo alla luce una vera e propria organizzazione criminale con base a Niscemi, che ha realizzato tra il 2015 e il 2017 più di 20 colpi in tutta l’isola, ricostruendo la storia di ogni truffa, per un danno economico per le vittime di oltre 120.000 euro.
Gli indagati acquistavano e rivendevano beni di ogni genere: dal carburante ai concimi per l’agricoltura, dall’olio ai capi d’abbigliamento ed ancora cosmetici, cellulari di ultima generazione ed altro materiale di facile rivendita e molto ricercato nei mercati. Alcune merci in parte sono state recuperate e poste in sequestro.
Il gip, di fronte al quadro probatorio ricostruito dagli investigatori, ha così disposto gli arresti domiciliari per le menti dell’associazione, N.G. di 45 anni, G.S. di 58 anni, S.C. di 33 anni e L.B.S. di 31 anni. Di rilevante interesse investigativo anche la riproduzione fedele di assegni circolari di varie banche forniti agli ignari venditori, che in alcuni casi hanno ingannato anche i funzionari di banca dove gli stessi titoli erano stati posti all’incasso.