L’inaugurazione della nuova agorà, la terza corte del Museo Archeologico regionale Antonio Salinas di Palermo, conclude il progetto di restauro dell’intero complesso monumentale della Casa dei Padri Filippini all’Olivella, sede del museo dal 1866.
Il progetto di copertura e di allestimento, curato e realizzato dagli architetti Stefano Biondo e Patrizia Amico, ha dato vita ad un ampio spazio polivalente e polifunzionale che si presta ad happening e performance, e dove si possono ammirare reperti del Tempio della Vittoria di Himera e del grande frontone con maschera di Gorgone del Tempio C di Selinunte.
In particolare sono 12 le gronde a testa leonina del lato settentrionale del tempio di Himera costruito nel 480 a.C. per celebrare la vittoria dei Greci sui Cartaginesi, mentre, di fronte, si trovano 5 gronde del lato meridionale, una delle quali reca ancora evidenti le originarie tracce di pittura.
Furono tutte rinvenute nel corso delle ricerche condotte a Himera, tra il 1929 e il 1930, da Pirro Marconi, a cui è stato dedicato il nuovo museo, inaugurato nella colonia greca nel 2016 proprio nei pressi dello stesso tempio.
Il frontone del Tempio C (540-530 a.C.), invece, viene presentato nella restituzione realizzata nel 1926 sui disegni di Ettore Gabrici che, per primo, propose una possibile riconfigurazione del grande gorgonèion, il più grande dell’architettura greca.
La terza corte del Museo, ancora documentata nelle planimetrie ottocentesche, era stata in parte edificata alla fine dell’ottocento con la costruzione di un’ampia sala realizzata per ospitare i grandi mosaici romani, rinvenuti a Palermo proprio in quegli anni.