Nuove aree giochi per i piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Di Cristina, grazie alle donazioni di tutti coloro che hanno deciso di rendere più “confortevoli” e colorati dei bambini ricoverati.
Un processo di riqualificazione, cominciato già da tempo, che consente oggi di passare da un reparto all’altro passando dall’interno della struttura, cosa che prima era impensabile, “Un’opera che si completerà – afferma l’architetto Giuseppe Antonio Bono direttore U.O.C. gestione tecnica – con l’adeguamento degli spazi esterni attraverso la realizzazione di un parcheggio e della messa in sicurezza del giardino che presto tornerà disponibile per i piccoli ospiti della struttura ospedaliera“.
“Sin dal 2014 abbiamo creduto che fosse giusto per i nostri bambini che ci fosse un intervento importante sull’unico ospedale pediatrico regionale – afferma Giovanni Migliore, commissario Arnas Civico – lo abbiamo trovato che era un cantiere bloccato, motivo per il quale abbiamo ritenuto un nostro preciso impegno e dovere restituire alla città e alla comunità una struttura che possa offrire quegli spazi di cura adeguati che tutti i nostri piccoli pazienti devono assolutamente avere. Abbiamo potuto farlo grazie alle diverse donazioni e ai finanziamenti che ci sono stati riconosciuti grazie ai quali ci siamo impegnati per rendere accoglienti quei locali che in un bambino costituiscono parte del percorso di cura“.
“Abbiamo proceduto su due ambiti paralleli – afferma il direttore sanitario Lia Murè – uno è quello della crescita personale con l’immissione di nuove attività quali ad esempio la chirurgia pediatrica con l’inserimento di un nuovo primario che sta portando avanti quelle attività che prima non erano sviluppate così come avremmo voluto e successivamente abbiamo dato valore al personale non solo medico, per una migliore riorganizzazione della struttura“.
“Adesso i bambini possono usufruire di questi nuovi spazi pensati appositamente per loro – afferma il collaboratore tecnico l’architetto Ida Giostra – dimenticando, anche solo per un attimo, che si trovano in un ospedale, un aspetto che non può che influire positivamente sul processo di cura dei piccoli ospiti dell’ospedale“.
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