Non tutto ancora è pronto, ma la road map per rispettare l’atteso giorno della ripartenza, procede, a ritmo serrato.
Tra meno di due mesi, il prossimo 10 giugno ripartirà il nuovo Club Med di Cefalù.
Un sogno tenuto a lungo nel cassetto che rinasce proprio quando in molti avevano perso la speranza. Un investimento da oltre 60 milioni di euro. In ballo il riposizionamento del ”brand” sull’Italia. Non soltanto una piccola rinascita di turismo locale.
Una scommessa da cogliere al volo per una comunità che punta a vivere di turismo, ma spesso non riesce a superare le contraddizioni ataviche di cui si nutre. Adesso c’è una possibilità concreta in più per andare oltre.
Manca poco al tutto esaurito ad agosto e il primo cinque tridenti del Club Med nel Mediterraneo e in Europa ci tiene a non avere il fiato corto e a mantenere un passo lungo per reggere il ritmo agguerrito, a misura di concorrenza dei resort di nicchia.
Gli elementi richiesti dall’azienda per i lavoratori da assumere sono stati incardinati in profili molto precisi, al cui interno, ovviamente, non può mancare una robusta e solida conoscenza di più lingue straniere. Saranno quasi 200 i dipendenti con contratto sul libro paga dell’azienda, con la struttura che potrebbe rimanere aperta per dieci mesi l’anno e che punta a riprendere il fascino del suo passato, rigenerandolo in un tempo immutato per quanto riguarda lo scenario e adattandolo alle crescenti esigenze di una fascia alta di mercato.
Progettista è lo Studio King e Roselli, general contractor Arteria, società italo-francese che cura i rapporti tra Club Med, Europa risorse e la direzione dei lavori.
Sono previste piccole strutture con muretti di pietra chiamate a ricordare le abitazioni di campagna del passato. Saranno collocate al di là dei 150 metri dalla battigia, mentre stanno nascendo 120 bungalow in legno con terrazza costruiti con moderne tecnologie con ciascuno due posti letto, a ridosso del mare di Cefalù. Complessivamente si arriverà, a cantiere finito e a lavori completati, a 170 “case a secco” e 13 suites.
Nascono inoltre tre ristoranti, uno tradizionale internazionale a buffet sul modello storico del Club Med, uno collocato dove in passato era ospitato il vecchio ristorantino sulla spiaggia, ed una proposta con un locale di qualità per puntare sulla cucina mediterranea, che sarà aperto da mezzogiorno sino a tarda sera.
L’incendio di giugno 2015 ha stravolto i piani operativi di lavoro con una modifica al programma. I tempi si sono inoltre allungati anche a causa del fatto che la Sovrintendenza ha chiesto la realizzazione di alcune varianti al progetto, propedeutiche ai calcoli strutturali. Il sogno della ripartenza adesso però è più vicino.