La questione dei mercati rionali non è nuova a Palermo, è diventato un problema insostenibile, del quale i residenti dei vari quartieri ne segnalano costantemente i disagi, in quanto settimanalmente vedono aumentare il traffico a causa della chiusura delle strade per consentire la disposizione delle bancarelle, si ritrovano in mezzo alla sporcizia che rimane dopo che il tutto viene smontato, ma il vero problema è che di fatto mancano controlli adeguati affinché tutto questo non avvenga.
Nel caso di viale Francia, ad esempio, il martedì, ormai da 4 anni, si è trasformato in un incubo per i residenti. Tutto questo perché ancora non sono stati completati i lavori per il raddoppio ferroviario che dovrebbero concludersi a giugno “ma il condizionale è d’obbligo: troppi i rinvii che si sono susseguiti – spiega Marcello Susinno, consigliere comunale di Sinistra Comune –
Doveva trattarsi di un provvedimento provvisorio, quello di spostare il mercato in via dei Nebrodi, al massimo di due anni: per questo alla fine i residenti lo avevano accettato con rassegnazione.
Tuttavia i tempi per la consegna dei lavori ancora oggi sono incerti, infatti, il contenzioso Rfi-Sis rischia di ritardare ulteriormente la chiusura del cantiere perchè l’azienda appaltante chiede un extra di cento milioni di euro per le varianti“.
“Stamattina – afferma Sabrina Figuccia consigliere comunale dell’Udc – con i colleghi della Settima Commissione Consiliare, il presidente Rosario Arcoleo (Pd), Giuseppina Russa (Sicilia Futura), Marcello Susinno (Sinistra Comune) e Claudio Volante (I Coraggiosi) abbiamo effettuato un sopralluogo. Nel corso della visita, abbiamo purtroppo constatato la totale assenza la totale assenza della segnaletica indicante gli stalli occupati, non si sa bene a che titolo, dai commercianti. Inoltre, non c’erano bagni chimici, con il caos che regna sovrano.
Ma, il dato che ci ha colpito maggiormente – continua la Figuccia – è come i venditori ambulanti abbiano occupato completamente l’ampio piazzale davanti la chiesa Mater Ecclesiae, tanto da impedire qualunque funzione, sia che si tratti di funerali o altro. Insomma, come spesso accade, i mercatini diventano un sorta di regno di nessuno, dove tutti si sentono in diritto di fare qualsiasi cosa, senza alcun rispetto delle più elementari regole. Ma chi deve controllare, dov’è? Probabilmente seduto su qualche comoda poltrona”.