“Una legge finanziaria che risponde alle esigenze che ci eravamo dati, che ci consente di realizzare alcuni risultati: dotare la Regione degli strumenti di cui è assolutamente carente (solo per l’ambiente e il territorio mancano sette o otto piani di programmazione), dare regole nei settori in cui governa il caos, massima attenzione alle imprese, alle fasce deboli e taglio ai costi della politica”.
Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci nel corso di una conferenza stampa, nella quale, insieme agli assessori della sua giunta, ha presentato i risultati della Finanziaria regionale appena varata dall’Ars.
“Una finanziaria che vede pienamente coinvolto il governo e tutti i gruppi del parlamento, sia di maggioranza che di opposizione. Per questo noi abbiamo espresso gradimento. Non c’è stato il muro contro muro e abbiamo dato atto alle opposizioni di non essersi abbandonate ad atteggiamenti di ostruzionismo. Lasciatemi anticipare che vi è la possibilità che si possa presentare il bilancio e la finanziaria 2019 al parlamento entro la fine dell’anno. Sarebbe un bel risultato mettere le strutture della Regione già dal 1° gennaio in condizione di poter lavorare. E’ stato un periodo difficile: due campagne elettorali, il rinnovo della dirigenza, la possibilità di conoscere la macchina di un ente che non è stato mai governato da noi. Adesso apriamo la stagione del ‘collegato’. Il 9 maggio il ministrumento contabile dovrebbe arrivare in Aula, con l’accorpamento di Crias e Ircac, la riforma degli Iacp, soppressione dell’Esa, l’accorpamento dell’istituto zootecnico e dell’istituto per l’incremento ippico”.
Ecco nel dettaglio i campi di intervento della Legge Finanziaria
Imprese. “L’Irfis stiamo riuscendo a farla tornare alla sua originaria funzione. In tutto per le imprese abbiamo previsto 887 milioni di euro”: 53 milioni per il consolidamento Irfis, 84 milioni fondi per le imprese, 50 milioni per il fondo di garanzia per i confidi e per Pmi; semplificazione di spesa per i fondi europei.
Autonomie locali. 477 milioni per gli enti locali, di cui 340 milioni per i comuni, 115 per il ofndo investimenti Comuni, 22 milioni per le ex Province; 5 milioni per i comuni virtuosi nella differenziata.
Pubblica amministrazione. 53 milioni per il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali; stabilizzazione dei precari della regione e degli enti locali; creazione di un fondo pensioni delle camere di commercio.
Agricoltura. 10 milioni per le aziende colpite dalle calamità naturali; risanamento dell’istituto vite e olio (“é l’ultima chance che diamo a questo istituto storico”); 6,9 milioni per il rinnovamento del contratto dei forestali.
La Regione per il sociale. 271 milioni per i disabili gravi e gravissimi, 32 per gli alunni disabili, 11 per i disabili psichici, 17 milioni per le persone disabili che hanno superato i 65 anni di età; 11 milioni per il “dopo di noi” cioè servizi ai disabili che non potranno più godere dell’assistenza dei propri genitori; 5 milioni per i piani di cura individuali; 14 milioni per chi è affetto da autismo; 10 milioni per la ricerca in campo biomedico; 5 milioni per il reddito di inclusione; introduzione del quoziente familiare (Irpef) per le famiglie a basso reddito; 200 milioni in favore delle donne vittime di violenza.
Istruzione. “Abbiamo previsto adeguati stanziamenti per la manutenzione degli edifici scolastici”. In tutto sono previsti per l’istruzione 17,5 milioni di euro.
Tutela del territorio. “Eravamo l’unica regione a non avere istituito l’autorità di bacino, che è una struttura preposta alla tutela del territorio. Adesso ci siamo dotati di questa autorità che è fondamentale. L’abbiamo istituita con 20 anni di ritardo”. 10 milioni per assicurare il deflusso delle acque nei letti naturali; valorizzazione di immobili appartenenti al demanio marittimo: “Possiamo affidarli anche ai privati con contratti fino a 50 anni”; la convenzione con le capitanerie per la tutela del demanio marittimo; potenziamento dell’Arpa; finanziamenti per la bonifica delle aree contaminate (Mammellone di Acqua dei Corsari a Palermo e Parco Libero Grassi); pianificazione di parchi eolici e fotovoltaici; punti ricariche mezzi elettrici nei centri commerciali, con la possibilità di ricaricare le auto elettriche.
Infrastrutture. 90 milioni per nuovi parcheggi; 24 milioni per il recupero dei centri storici minori; 750 mila euro per l’edilizia residenziale convenzionata.
Turismo e beni culturali. 10 milioni per valorizzazione dei siti Unesco; 1 milione per le dimore storiche aperte al pubblico; 1,5 m,ilioni per istituire scuole per antichi mestieri e tradizioni popolari; reinvestimento degli incassi dei musei per la tutela dei siti culturali; 40 milioni per contributi ai teatri; 7,5 milioni per il Fondo unico dello spettacolo; 6 milioni per attività di promozione per gli aeroporti di Trapani e Comiso.