A seguito delle indagini della DDA di Caltanissetta, oltre a quelle di alcune Procure siciliane, che stanno sollevando il velo su quello che ormai viene definito “governo clandestino”, che avrebbe avuto al suo vertice l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, Unci e Unicoop Sicilia hanno chiesto al presidente della regione Nello Musumeci, ed all’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano “l’immediata revoca di tutte le nomine effettuate dal governo Crocetta di pertinenza dell’assessorato Attività Produttive ad iniziare, prioritariamente, con l’azzeramento dei vertici di Ircac su cui Unci ed Unicoop Sicilia hanno già presentato esposti e denunce alla procura della Repubblica ed al TAR“.
“Su tale tematica -continua la nota – negli scorsi mesi, Unci ed Unicoop Sicilia, attraverso i propri presidenti Pasquale Amico e Felice Coppolino, hanno più volte chiesto di essere ricevuti dal presidente Musumeci e dall’assessore Turano senza ottenere alcuna risposta forse perché l’argomento in questione era scottante dimenticando che proprio sulle nomine dell’Ircac lo stesso Musumeci, da presidente della Commissione antimafia della precedente legislatura, aveva udito le due associazioni riscontrando anomalie nella procedura delle nomine. Lo strappo sull’Ircac con la nomina di Sam Ben-Abdeleali e degli altri due componenti il Cda, rappresenta l’ultimo atto di cinque anni votati al ridimensionamento scientifico della cooperazione siciliana anche, e questo è molto grave, con complicità all’interno del sistema cooperativo.
Da tale commistione è nato un ostracismo nei confronti del movimento cooperativo quasi come a punire il sistema della cooperativa e favorendo altre tipologie societarie.
In tal senso – prosegue – Unci e Unicoop Sicilia hanno letto la scelta del governo Crocetta nell’avere tolto alle cooperative siciliane la possibilità di godere del benefit del 50% sul costo della revisione in un momento di grave crisi economica e del sistema imprenditoriale.
Tutto questo nel totale silenzio delle addetti ai lavori tranne le proteste di Unci e Unicoop Sicilia. L’avere tolto la norma sull’abbattimento del 50% del costo revisione alle cooperative siciliane è stato il prezzo della svendita della cooperazione isolana in un “do ut des” che giorno dopo giorno viene fuori dalle inchieste giudiziarie. Vogliamo sapere cosa intende fare della cooperazione siciliana il governo Musumeci e se intende rimuovere le ampie zone grigie rimaste dal governo Crocetta. Unci e Unicoop Sicilia – conclude la nota – chiedono la revoca delle nomine, il ripristino delle agevolazioni a favore della cooperazione siciliana e il recepimento della legge 59/92″.