Tantissimi gli eventi in programma martedì 29 e mercoledì 30 maggio per “Orto In Arte”, il festival internazionale, in corso dal 26 maggio al 2 giugno all’Orto Botanico di Palermo, organizzato da “Rinascita 18 Società Benefit, ideato e diretto da Margarida Tavares con la collaborazione di Carmelo Samonà e contributi per l’ideazione e consulenza artistica di Lara Pedilarco. In collaborazione con Il SiMuA, Sistema Museale d’Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo nell’ambito di “Palermo capitale italiana della cultura 2018”.
Ingresso giornaliero fino alle 19.30 (comprensivo di tutti gli eventi durante il giorno) 7 €. Ingresso cumulativo per tutti gli spettacoli serali 7 euro.
Martedì 29 maggio
Dalle 10 alle 13 laboratori di arti integrate e workshop artistici per tutti: Body Percussion e percussion Ensemble con Eliana Danzì, e il Gruppo Sudorff del IC Vittorio Emanuele III di Palermo, Paco Mbassi e Cristian Spallino; alle 10,30 Universo, Terra e Uomo Pittura ad acquerello con Maria Samonà (Arteterapeuta); Laboratorio Teatro Cenit: una via verso la resilienza a cura di Nube Sandoval, Bernardo Rey e Lara Pedilarco (4° incontro).
Alle 12.30 “L’Urlo di Madre Terra”, spettacolo performance di teatro e pittura di Marco Russo di Chiara con Donatella La Macchia e Daniela Musumeci.
Dalle 15.30 alle 17.30 gruppo di studio “Educare alla libertà e all’interculturalità attraverso l’incontro tra Arte, Natura e Bellezza”. Conduce Carmelo Samonà con la partecipazione di Antonio Presti e Giovanna Regalbuto.
Alle 17,30 la conferenza “L’Arte di coltivare se stessi, l’Uomo e la Natura”, con Rosario Schicchi. Si parlerà di “Radici e modernità” nell’opera poetica di Giuseppe Battaglia”. Con Vincenzo Ognibene, Paolo Ferruccio Cuniberti (scrittore), Pasquale Scimeca (regista, cugino del poeta), Nuccio Vara (direttore della rivista Poliedro), declamazioni di Patrizia D’Antona.
Alle 19 jam free session.
Alle 20,30, il concerto dei ‘Simurgh’: musica e danza classica Persiana con Karim Alishahi, Enrico Grassi Bertazzi e Lucia Zahara.
Alle 21,30 lo spettacolo “Un Viaggio Straordinario”, Compagnia Internazionale Las Salamantras
Manele y Csingerales, Danze Rom dalla Romania all’Ungheria; Kalbelia Danza tradizionale Romdal Rajastan e Pakistan; Danze Rom dalla Russia, Rumba Flamenca, Danza tradizionale dalla Spagna; Ghawazee Danza tradizionale nomade dall’Egitto e Danza tradizionale berbera dall’Algeria. Las Salamantras Danza Duende Company è stata creata nel 2003 in Portogallo dopo che il grande musicista Roby Lakatos ha chiesto a Myriam Szabo (Yumma Mudra) di unirsi a lui sul palco in occasioni specifiche. Da allora il gruppo si è esibito con diverse band e musicisti in diversi festival europei. Il gruppo è frutto del progetto Danza Duende: un’intensa indagine creata da Yumma Mudra, non solo su Gipsy Dances and Music di tutto il mondo, ma anche sul nucleo stesso dell’essere umano , attraverso il cuore delle arti come via per l’educazione. Ogni ballerina di Salamantras è un’artista affermata a pieno titolo e tutti insieme sono lieti di condividere il loro spirito selvaggio con il pubblico, liberando le nostre anime. Con Monica Roncon, Alessandra Centonze, Carolina Moira Fonseca, Victoria Ivanova, Cristina Manrique Sales, Anastasia Francaviglia. Biglietto 7 euro cumulativo per tutti gli spettacoli serali.
Mercoledì 30 maggio
Dalle 10 alle 13 laboratori di arti integrate per adolescenti e adulti: Musica “Anemos“ dai suoni della natura allo strumento musicale mostra e lezione; Concerto di strumenti musicali tradizionali a cura dell’Associazione AreaSud (per tutti). Alle 10,30 “Universo, Terra e Uomo”:pittura ad acquerello con Maria Samonà (Arteterapeuta); laboratorio Teatro Cenit: una via verso la resilienza, a cura di Nube Sandoval, Bernardo Rey e Lara Pedilarco (5° incontro); Danza Gipsy e OrientalDuende workshop a cura della Compagnia Las Salamantras.
Alle 10,30 il seminario su “Mediterraneo. Continente liquido, crocevia di culture”. Coordinano: Giorgio Scichilone, Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Palermo e Lucia Martines, Dipartimento di Scienze Politiche, Università degli Studi di Genova.
Alle 14, Danza Gipsy e OrientalDuende workshop a cura della Compagnia Las Salamantras,
Alle 16 la tavola rotonda su “La Natura e i diritti inviolabili dell’Uomo. La Carta Costituzionale della Terra”. Moderatore: Paolo Inglese; intervengono: Aurelio Angelini, Attilio Carapezza, Fiorella Capuano, Gianfranco Marrone, Lorenzo Palumbo, Carlo Triarico.
Alle 18 la conferenza su “L’importanza delle Api per l’Uomo e per la Terra”, con l’apicoltore Carlo Amodeo.
Alle 18, “Oltre la Guerra, il contagio delle emozioni”, con Ottavia Massimo: Ottavia, giornalista freelance ha documentato le emozioni e le tragicità della guerra in Siria, con scatti dal contenuto molto forte.
Allo stesso orario,“Musica della Terra”, performance con Yukio Tsuji: musica contemporanea ispirata al Buddismo e al Sufismo. Il compositore e performer YukioTsuji (shakuhachi, percussioni) ha collaborato a più di 200 produzioni nel corso degli anni. Nel corso della sua carriera, ha lavorato con molti importanti registi teatrali tra cui Estelle Parsons, Ellen Stewart, Jerome Robins, Julie Taymor, Sir Peter Hall, John Dexter, Andre Serbane Elizabeth Swados. Compositore / musicista di casa alla MaMa per oltre venticinque anni, Yukio si è esibito con Medea, Electra, Trojan women, sette e innumerevoli altre produzioni.
E sempre alle 18 sarà inaugurata “Survivors”,mostra fotografica di Valerio Bellone.
Alle 19,30 Jam free session.
Dalle 21.15 alle 23 proiezione video del laboratorio teatrale di Integrazione psicosociale Teatro Cenit, promosso dal Cir; testimonianza video di Andrea Camilleri.
Alle 21,30 in scena lo spettacolo “Antigone in Exilium”, realizzato dal Teatro Cenit, Premio Ellen Stewert La Mama New York. Con Nube Sandoval e Lara Pedilarco. Regia di Bernardo Rey; adattamento drammaturgico: Nube Sandoval; coro: Miriam Mbu, Kodjo, Adolphine, Ange Ngudie, Chris Lumamba; video: PaulHarden e Grazia Genovese; scenografia e maschere: Bernardo Rey; costumi: Aurora Ghielmini; musica: Ermanno Ghisio Erba e Teatro Cenit.Uno speciale ringraziamento a Hollman Morris per il frammento del documentario “Impunity”.
Antigone “vive ancora per far sentire la sua voce, per ritrovare se stessa, con il tessuto del suo sangue e della sua genealogia”. Ispirato al lavoro della filosofa spagnola María Zambrano, questo epilogo si svolge nello spazio metaforico dell’esilio dove Sofocle lasciò Antigone, un luogo di permanenza tra la vita e la morte. Da lì Nube Sandoval (drammaturgo-attrice) e Bernardo Rey (regista) riesumano poeticamente il dolore dei due Antigone, Zambrano e Sofocle, in una riflessione sullo spostamento e l’esilio, tema questo estremamente vicino al tragedia moderna. La messa in scena propone una lettura contemporanea della tragedia, che, attraverso le proiezioni di video arte, ricorre al teatro delle maschere. Biglietto 7 euro cumulativo per tutti gli spettacoli serali.