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Prima apparizione in assoluto da Assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica per Marco Zambuto, ospite del direttore responsabile de ilSicilia.it Manlio Melluso e del direttore editoriale Maurizio Scaglione per la puntata numero 139 di Bar Sicilia.
Si parte parlando di politica, e Zambuto ricorda le scelte e gli esempi che lo hanno portato a intraprendere questa strada “Io appartengo a una storia, a una formazione che faceva riferimento alla Democrazia Cristiana – afferma Zambuto – Oggi se ai ragazzi parliamo della Democrazia Cristiana, tanti di loro non sanno che cosa è stata. Io rivendico quella appartenenza ad un partito di centro, interclassista, che è riuscito per 50 anni a rappresentare tante fasce della società ed è riuscito anche a rappresentare un momento di crescita del Paese. Ecco, venuto a mancare quel riferimento politico tanti di noi sono rimasti orfani di una storia. Ci sono stati poi tanti partiti, chiaramente di dimensioni minori, che hanno cercato di rappresentare quella tradizione. Dentro questo percorso io ho maturato la mia esperienza politica”.
Argomento caldo dell’attualità politica è l’assenza di una rappresentanza femminile all’interno della giunta regionale, circostanza che ha visto proprio Zambuto indiretto protagonista, nominato al posto dell’unica donna dell’esecutivo siciliano, Bernadette Grasso: “Rispetto a questa polemica c’è stata la parola chiara del Presidente della Regione – ha affermato Zambuto – Musumeci ha ricordato chiaramente gli atti che sono stati realizzati dal suo governo, e quindi la sensibilità verso la rappresentanza di genere testimoniata con la presenza all’interno della struttura della Regione del segretario generale, la più alta carica della burocrazia regionale, e oggi anche del portavoce e di altre figure importanti dentro la burocrazia. Il Presidente della Regione ha chiesto ai partiti della coalizione un segnale in questo senso, che fino a ieri era stato dato da Forza Italia, cioè indicare una donna. Quindi anche questo tema sarà superato“.
Zambuto ha quindi spiegato quali saranno le linee guida dell’Assessorato da lui guidato: “Lasciatemi ringraziare il presidente Miccichè per la indicazione nei miei confronti e il presidente Musumeci per la fiducia che ho avuto accordata nel ricoprire questo prestigioso incarico“, afferma l’ex sindaco di Agrigento, che ricorda la sua esperienza da primo cittadino: “Ho vissuto l’esperienza in prima persona di cosa significa oggi essere in prima linea a fare il sindaco, so benissimo quali sono i problemi e soprattutto qual è stato il mutamento, dal 2009 in avanti circa, di tutta la legislazione statale e comunitaria che ha cambiato completamente il sistema e soprattutto la possibilità, da parte dei comuni, di garantire tutti i servizi ai cittadini. Proprio il 13 gennaio incontrerò il consiglio regionale dell’Anci, per dare il segnale della massima vicinanza da parte del governo della Regione Siciliana agli enti locali. Sono stati tolti nel corso degli anni tutti i trasferimenti ai comuni; avremmo tanto da dire sul tema del cosiddetto federalismo fiscale e su come è stato realizzato. Il governo Musumeci ha fatto dei provvedimenti importanti concedendo ai comuni della Sicilia stanziamenti che hanno fatto sì che oggi tanti enti locali, per esempio, possono abbattere delle imposte grazie a questi trasferimenti“.
Altro tema incandescente, i rapporti con i lavoratori regionali, che con il governatore Musumeci si sono trovati spesso in polemica. Zambuto predica collaborazione: “Già martedì prossimo incontrerò le prime sigle sindacali più rappresentative dei lavoratori della Regione Siciliana, proprio per dare il segnale di grande apertura – afferma – Abbiamo la consapevolezza che nel momento in cui i dipendenti della Regione lavorano in condizioni nelle quali si riesce a garantire il massimo, riusciamo a garantire i servizi ai siciliani. C’è disponibilità a voler venire incontro alle esigenze: da un lato, di rinnovo contrattuale, dall’altro sui temi specifici come la cosiddetta ‘riclassificazione’. Abbiamo l’esigenza di un ammodernamento della macchina regionale siciliana, vanno in questo senso le dichiarazioni del Presidente Micciché rispetto al progetto all’Innovazione tecnologica”.
Un passaggio Zambuto lo dedica al vincitore delle amministrative di Agrigento, l’avversario-amico Franco Micciché: “C’è un rapporto di amicizia antica. Le nostre famiglie sono molto intime. Anche durante la campagna elettorale si sono mantenuti assolutamente rapporti di stile e comportamenti corretti“, dice il neoassessore.
Messa da parte la parentesi della città che Zambuto ha già amministrato, tocca all’argomento coronavirus e alla crisi economica che ne è derivata: “Io sarò molto presente in via Trinacria proprio per ascoltare i sindaci ed essere punto di riferimento – ha detto sul tema Zambuto – Sarò la voce dei comuni dentro il governo della Regione per riuscire a trovare fondi comunitari e soluzioni legislative che possano venire incontro alle realtà territoriale che già partivano da una condizione di difficoltà e che però devono avere la consapevolezza di avere a fianco il governo della Regione”.
Poi una battuta sulla semplificazione amministrativa, cavallo di battaglia di Gianfranco Micciché, che ha più volte auspicato una ‘conversione’ dell’Assessorato in tal senso. Zambuto ha sottolineato la necessità si una solidarietà ispirata al concetto di innovazione, una riforma della Pubblica Amministrazione nel segno dello snellimento burocratico, della semplificazione per fare ripartire l’economia. “Su queste coordinate che giochiamo la partita dei prossimi anni“, ha detto il neoassessore.