Guarda in alto il video della 93ª puntata
“Bar Sicilia“, la rubrica della domenica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, giunge alla sua 93ª puntata. Questa domenica 12 gennaio 2020 abbiamo come ospite la neo vicepresidente dell’Ars Angela Foti, del Movimento 5 Stelle.
La sua elezione a vicepresidente è avvenuta nelle scorse settimane contro l’indicazione del Movimento 5 Stelle, che aveva indicato l’ex capogruppo grillino Francesco Cappello. Alla domanda su chi l’abbia votata fra i parlamentari dell’Ars, Angela Foti spiega: “Mi ha votato la maggioranza dell’Aula che ha confermato l’appoggio al Movimento 5 Stelle, che mantiene così una carica importante. C’era voglia di una donna, di un altro tipo di approccio. Quel che conta è che a un certo punto le campagne elettorali devono finire. Il mio spirito critico è abbastanza noto, ma in questi anni ho centrato alcune grandi questioni col supporto dei miei colleghi”. E ancora: “Posso dire che in questi anni e in questa legislatura sono riuscita a fare da mediatore delle esigenze di tutti i gruppi. A volte il M5s veniva escluso, tenuto fuori dai lavori di commissione, e invece, il lavoro di mediazione, il tentare di persuadere i colleghi di maggioranza, ha portato qualche risultato”.
Riguardo alle voci, sempre più insistenti, su qualche deputato regionale grillino pronto a lasciare il gruppo parlamentare del M5s e dar vita a una nuova esperienza alleata con il centrodestra, Angela Foti si mantiene molto cauta: “Fare delle considerazioni su un romanzo che ancora si deve scrivere è difficile” e punta semmai sul rilancio dell’azione politica complessiva: “La cosa certa è che il Movimento 5 stelle cercherà di agire nel merito delle azioni. Non di rado, come gruppo 5 Stelle abbiamo votato norme che ritenevamo di buon senso, le abbiamo anche proposte. E questo continueremo a fare”.
In merito, poi, al problema dei rifiuti nei centri siciliani e alla necessità o meno di costruire nuovi termovalorizzatori, spiega: “I cittadini di Palermo dovrebbero intanto prendersela con qualche sindaco. Sulla raccolta differenziata siamo ancora con le lancette dell’orologio ferme. La questione termovalorizzatori è l’ultimo step, ricordando che recenti direttive europee indicano quale indirizzo quello di spegnere gli inceneritori, dando semmai spazio all’economia circolare, che significa riutilizzo. I sindaci, più che riempire le discariche in maniera smodata, devono far pagare tutti, coinvolgere in cicli virtuosi tutte le attività domestiche e non domestiche secondo il principio del ciclo dei rifiuti, che prevede efficienza, efficacia ed economicità. Gli inceneritori, è vero, esistono da trent’anni, ma costruirli trent’anni dopo non ha senso”.
Idee chiare riguardo alle infrastrutture e ai trasporti: “Il comparto dell’edilizia langue, è vero. Su questi temi – sottolinea – la posizione del Movimento 5 stelle non è integralista” e difende l’azione di Giancarlo Cancelleri nella nuova veste di viceministro dei trasporti: “Ottimizziamo la rete esistente, sistemiamola: questo sì che è un investimento. In questi mesi il viceministro è riuscito ad attivare tantissimi cantieri. L’operatività si sta, dunque, cominciando a percepire”.
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