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A Bar Sicilia, ospite del direttore responsabile de ilSicilia.it Manlio Melluso e del direttore editoriale Maurizio Scaglione, il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri, che ha parlato dei temi di attualità riguardanti i pentastellati, dal sostegno a Mario Draghi all’addio di Alessandro Di Battista, dal futuro di Giancarlo Cancelleri all’interno del movimento all’esperimento politico-amministrativo di Termini Imerese, che ha visto una candidatura unitaria vincente di pentastellati e Pd per la guida della città.
Si parte dal travaglio vissuto dai pentastellati sull’incarico di governo affidato a Mario Draghi: “Ritengo che non ci sarà alcuna scissione – ha affermato – Come è giusto che sia, ci sono delle opinioni che sono divergenti l’una dall’altra, ognuno le ha espresse in maniera molto tranquilla e pacata. Non è una scelta semplice: parliamo di un presidente del Consiglio al quale tutte le forze del Parlamento devono provare a dare un loro contributo. Il Movimento ha avuto un momento di riflessione interna con la propria base per capire cosa i cittadini iscritti volessero in merito a questo nuovo governo. Ritengo che sia un messaggio molto importante di democrazia”.
Sull’addio di Di Battista: “Ad Alessandro sono legato – afferma Sunseri –, con lui abbiamo fatto insieme tante campagne elettorali, siamo andati in giro per tutta la Sicilia. E poi c’è un rapporto personale che va ben oltre la politica. Mi dispiace molto se ne sia andato. Non ne condivido la scelta perché all’interno si può sempre provare a portare avanti le battaglie. Certo, il 40% degli iscritti ha detto di non volere questo governo, bisogna tenerne conto. In questi mesi avremo modo di valutare positivamente o negativamente l’operato di questo esecutivo“.
Sunseri commenta quindi, ad ampio raggio, il momento del M5S rispetto ai consensi: “E’ abbastanza evidente anche a noi che c’è un trend negativo – afferma – Ho apprezzato tantissimo le parole del nostro capo politico che ha detto sostanzialmente che si deve guardare al bene del Paese e mai ai propri interessi elettorali, quindi alle percentuali che salgono o scendono dei vari sondaggi. In merito ai vari passaggi governativi – dice Sunseri -, la colpa non è nostra: chiunque nel Movimento avrebbe preferito governare da solo, senza avere altre condizioni, senza dover limare tutte le volte i provvedimenti: ritengo che la legge elettorale andrebbe rivista. Certamente ci ha penalizzato anche nella formazione dei vari governi”.
A questo punto si parla di Termini Imerese, logo di provenienza di Sunseri e laboratorio politico dell’alleanza elettorale tra M5s e Pd: “E’ un territorio che negli ultimi sei anni si è ritrovato a dover votare per tre volte perché travolto dalle indagini della Procura per voto di scambio – ricorda Sunseri – Con il MoVimento 5 Stelle e con il Partito Democratico si è messa insieme una coalizione a sostegno dell’attuale sindaco, Maria Terranova del M5S e abbiamo vinto al primo turno. Una folle legge elettorale tutta siciliana mette nelle condizioni che chi vince al primo turno non ho la maggioranza all’interno del consiglio comunale, una follia solo nostra penso. Però, anche lì: alla fine quando metti davanti al consiglio comunale la bontà delle operazioni, poi alla fine il buon senso ha sempre la meglio e i partiti vengono messi da parte”.
Quindi un passaggio sul futuro dell’ex stabilimento Fiat: “Ritengo che tutte le azioni che si potevano porre in essere in questi ultimi due anni per tutelare i lavoratori siano state fatte. Mi auguro che si possa trovare una soluzione. Non è facile. Resto fiducioso. Non credo esista una nuova azienda che arrivi e prenda 1000 persone in un solo giorno. Penso che invece si possono trovare delle soluzioni alternative che possono accompagnare gli anziani alla pensione e scorporarli dalla cassa integrazione e al contempo trovare per i più giovani una possibilità di crescere e dare un futuro al nostro territorio”
A questo punto una battuta sul futuro di Giancarlo Cancelleri, leader in Sicilia del M5S eletto per due volte all’Ars per poi, nel corso della legislatura, trasferirsi a Roma in veste di viceministro durante il governo Conte Bis, e su un possibile ‘passaggio di testimone’ per la guida dei Cinquestelle in Sicilia proprio con Sunseri: “Giancarlo è un punto di riferimento, con lui abbiamo fatto due campagne elettorali per le regionali, ma anche per le nazionali. Ha dato grandissimi risultati al Movimento 5 stelle in Sicilia e di questo credo che tutti gliene siamo grati. Quello che farà adesso non lo so, magari Draghi gli conferirà un incarico all’interno di qualche Ministero. Mi auguro possa continuare a dare un contributo a questo governo perché nel periodo in cui è stato viceministro ha dato un grandissimo lancio alle infrastrutture siciliane. Mi auguro possa continuare a dare il suo contributo sia alla compagine governativa sia all’interno del movimento, perché è un punto di forza. Per quel che riguarda me, ritengo di dover ricoprire il mio ruolo da portavoce all’interno del MoVimento 5 Stelle Sicilia e di farlo col massimo impegno e la massima dedizione, come faccio ormai da tre anni e come facevo già da attivista. Poi saranno i nostri attivisti e i nostri portavoce a decidere se sarò o meno il candidato alla Presidenza del Movimento 5 Stelle. Per me l’unica cosa che ripaga il lavoro”.
Sunseri non risparmia una battuta sul reddito di cittadinanza, per alcuni ‘bersaglio’ designato di Mario Draghi: “Mi auguro che il governo che verrà non lo tocchi, anche perché il Movimento 5 Stelle alzerebbe le barricate – afferma – Se non ci fosse stata questa misura avremmo vissuto dei periodi veramente neri durante la pandemia. Adesso, però, queste persone devono essere utili alla comunità e alla società e, soprattutto, devono rientrare nel mondo del lavoro“.