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Per la 67ª puntata di “Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, oggi, domenica 16 giugno 2019, abbiamo ospiti i fratelli Sabrina e Vincenzo Figuccia, entrambi dell’Udc, la prima è consigliere comunale a Palermo e il secondo, deputato all’Assemblea regionale siciliana.
E’ una famiglia di consolidata tradizione politica quella dei Figuccia, con un esempio dentro casa come quello di Angelo Figuccia, padre di Sabrina e Vincenzo, che per anni è stato punto di riferimento dell’area centrista palermitana.
Vincenzo Figuccia spiega come “in occasione del centenario di Don Sturzo, sia stata fatta la proposta di tornare a dar voce alla gente attraverso una scuola di formazione politica che trova fondamento su principi e valori come la giustizia sociale. Un impegno che parte da una piattaforma che qui in Sicilia è centrata sulla valorizzazione delle autonomie. Noi Figuccia pensiamo che proprio attraverso quest’area si possa lanciare una sorta di Lega del Sud, un modo per declinare in Sicilia quella proposta politica che Salvini sta interpretando benissimo e che, anche attraverso profili come i nostri, può affermarsi anche qui da noi”.
“Forza Italia in futuro non ci sarà più – aggiunge – e alle europee il risultato ottenuto è stato raggiunto grazie all’area cosiddetta di centro, altrimenti sarebbe stato da prefisso telefonico. In futuro vedo un’area di centrodestra che non può che essere a trazione leghista: Salvini ha alle spalle un grande partito che oggi sta calando anche al Sud, ma da solo non ce la può fare e ha bisogno anche di altre tradizioni consolidate, come quella di Fratelli d’Italia o quella dell’Udc, insieme alla forza di presidenti di regione come Nello Musumeci qui in Sicilia o Giovanni Toti in Liguria. Un centrodestra nuovo con una tradizione e una cultura di buongoverno. Se ne facciano una ragione quelli che vorrebbero strani inciuci, che vanno da Miccichè ai post renziani“.
Sabrina Figuccia non le manda a dire contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Il suo è un non governo. La Ztl ad esempio doveva essere un provvedimento ambientalista ma invece è stato un modo per sfilare dalle tasche dei cittadini i soldi per pagare il tram. Questa è la triste realtà della nostra città. A Palermo il sindaco c’è quando si tratta di parlare di religioni o etnie, ma non per risolvere i problemi reali della gente, come gli asili nido che nei mesi invernali non hanno riscaldamenti: oggi come nel 1989, stesso sindaco e stessi problemi”.
“La politica – prosegue Sabrina Figuccia – deve tornare alla realtà. Meno palazzi e più strade. Noi Figuccia siamo una dinastia senza palazzo ma con la consapevolezza che stiamo molto in strada ad ascoltare la gente. Non mi piacciono le categorie, ma se essere populisti vuol dire stare dalla parte del popolo, allora io sono populista”.
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