Il 5 agosto 1989 la mafia uccideva sul lungomare di Villagrazia di Carini il poliziotto Antonino Agostino e la moglie incinta Ida Castelluccio. Oggi la polizia di Stato e le istituzioni hanno ricordato quell’orrendo omicidio nel luogo del delitto sul lungomare di Villagrazia di Carini.
Qui, il questore di Palermo Leopoldo Laricchia ha deposto una corona di alloro sul cippo che sorge a pochi metri dal luogo dove i coniugi furono trucidati. A seguire, la messa in Cattedrale a Palermo, officiata congiuntamente da don Luigi Ciotti e da padre Massimiliano Purpura, cappellano della polizia.
Il poliziotto e la moglie furono uccisi da sicari giunti in moto. La crudeltà della mafia fu ancora più efferata poiché la morte colpì la coppia in una fase di estrema felicità della loro vita: a conclusione di un momento di convivialità familiare, i coniugi avevano appena comunicato ai parenti di aspettare un figlio.
Antonino Agostino fu raggiunto per primo dai proiettili dei killer e morì quasi sul colpo, facendo scudo alla moglie. La donna, anche lei colpita intenzionalmente, è deceduta dopo pochi minuti in ospedale.
A 32 anni dal delitto è arrivata una condanna in primo grado in abbreviato per Antonino Madonia all’ergastolo. Mentre Gaetano Scotto e Francesco Paolo Rizzuto hanno chiesto il rito ordinario. Per loro il processo si è aperto a maggio scorso e dopo la pausa estiva ci sarà come primo testimone il padre dell’agente, Vincenzo Agostino. Scotto e Madonia sono ritenuti i mandanti ed esecutori del delitto, mentre Rizzuto è accusato di favoreggiamento.