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A Castelbuono, in Putia, una mostra “impossibile” dedicata a Bruno Munari

martedì 7 Marzo 2017

Arte, design, comunicazione. Per celebrare con un’unica iniziativa le tre principali sfaccettature della propria attività, in occasione del prossimo debutto online, Putia apre le porte ad una grande “eccezione”, dedicando una mostra al genio di Bruno Munari.

Ad un ventennio quasi dalla morte, contemporaneamente alla grande antologica inaugurata a Torino, PUTIA ha il piacere e l’onore di sottolineare il proprio particolare riconoscimento ad una figura che contribuisce trasversalmente alla propria mission, con una mostra che espone una selezione di splendide serigrafie autografe che raccontano la varietà, la raffinatezza e la forza del suo lavoro. Fanno da cornice all’esposizione una raccolta di testi e pubblicazioni, terreno sul quale Munari ha espresso vere perle di creatività.

Una mostra “impossibile” (rubando un termine ricorrente nella produzione di Munari) per la caratura dell’artista e per gli stessi criteri di programmazione della galleria, che verrà inaugurata sabato 11 marzo, alle ore 19,00. Una grandissima occasione che resterà fruibile per una ventina di giorni, fino al 2 aprile.

Artista “leonardesco”, vista la grande poliedricità del suo lavoro, Munari ha spaziato in molteplici campi: da quello visuale – comprendendo la pittura, la grafica, il disegno industriale e la scultura – a quello non propriamente visivo, utilizzando la scrittura e la poesia. In ognuno di questi campi ha giocato a ribaltarne il senso e la funzione, scardinando, con leggerezza e ironia, il sistema dell’arte accessibile solo a pochi eletti. E’ stato in grado di far convergere arte e tecnica, trovando la misura esatta tra l’astrattismo “lirico” e il figuratismo, sperimentando nuovi possibili linguaggi.

Così sono nati, ad esempio, i libri illeggibili di popoli sconosciuti, le macchine inutili, le sculture da viaggio: invenzioni che non sono assemblabili in una cifra stilistica, essendo il risultato di un’indagine profonda che spinge all’estremo i meccanismi del linguaggio visivo e della comunicazione. Il lavoro di Bruno Munari ha dato un contributo fondamentale su scala internazionale. Molti sono stati i riconoscimenti che hanno saputo valorizzare il suo operato, mentre dominava la scena milanese degli anni cinquanta-sessanta.

“Incontrare Bruno Munari significa prendere contatto con uno dei più grandi artisti del Novecento, con un uomo geniale che ha saputo offrire uno sguardo particolare verso l’infanzia, comprendendone il potenziale creativo e la necessità della sua migliore educazione già nei bambini – afferma Silvana Sperati, Presidente di ABM Associazione Bruno Munari – La testimonianza che ci offre Munari è unica e ci mette, oggi, davanti alla necessità di comprendere quanto sia indispensabile ritornare al “fare per imparare.”

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