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Cari Watson, la vostra Patti Holmes ritorna con grande piacere a Monforte San Giorgio (ME) dove, il 27 gennaio, si svolge “Il Katàbba – Mille Anni di Storia“, una manifestazione creata dall’Associazione Katàbba che, attraverso il suono di campane e un tamburo scordato, diffonde la propria storia facendo rivivere nella memoria dei Monfortesi, e di quanti non l’hanno mai ascoltato, un periodo storico importante per le Terre di MonsFortius.
Il nome del paese, Montisfortis, compare per la prima volta in un documento che porta la data del 1104; il geografo arabo Al Idrisi chiama il paese Munt da furt, monte dei forti, forse ricordando il comportamento eroico tenuto dagli abitanti della zona nella resistenza ai saraceni. E’ il 1061 quando il Gran Conte Ruggero, provenendo da Messina dopo avere conquistato Rometta, Venetico e Roccavaldina, prende d’assedio il castello di Munt da Furt, prima di proseguire la sua impresa verso la piana di Milazz, liberandone le terre e rinominandole con il nome di MonsFortius o MonFortis. L’evento, che ha lasciato una forte traccia nella memoria della comunità, viene rievocato ogni anno.
La Tamburinata o Katàbba si concretizza nel suono delle campane e di un tamburo che, ridottasi a solo 18 ritmi “sequenze” delle 24 originarie, inizia proprio con l’imitazione del passo del cavallo del messaggero che annuncia l’arrivo del liberatore, quindi continua con il passo del cammello, “U Camiddu” del Gran Conte, che raggiunge le strade cittadine, per poi, aumentando il ritmo, riprodurre il galoppo dei cavalli, la successiva cruenta battaglia, il terrore, il silenzio, la disperazione, la morte e, per finire, un crescendo di suoni che ricordano la fuga disordinata e senza meta degli infedeli e il risveglio, la gioia e la festa dopo la completa liberazione delle Terre. Un suggestivo viaggio temporale nel Medioevo, un’occasione unica per rivivere il passato attraverso l’arte, il gioco e i sapori della tradizione che vede Monforte San Giorgio animarsi di cortei, giostre e botteghe d’altri tempi; degustazioni di “Panem et porcum”; l’officina del conio, che apre ai visitatori che desiderano osservare gli artisti intenti a realizzare l’antico Dinar del Guiscardo; l’antica forgia, con esperti fabbri, che realizzano lance e spade secondo la tradizione. Riguardo l’etimologia di Katàbba, invece, due ipotesi risultano particolarmente interessanti: la derivazione dal greco “Katabasis“, discesa, o dall’arabo “Qataba“, adunata.
PROGRAMMA
Domenica 27 gennaio
Alle 10
Inizio giornata medievale, con visite guidate al Colle dell’Immacolata, dove sorgeva l’antica fortezza Medievale di Monsfortius: l’escursione consente tra l’altro la visita alle abitazioni rupestri presenti sul colle; a seguire, la visita al patrimonio artistico-culturale presente nel borgo medievale e ai mercatini medievali; a rendere gioiosa l’atmosfera, giocolieri e trampolieri.
Apertura area rapaci, curata dalla Falconiera Nicoletta Cannizzaro, dove sarà possibile ammirare diverse specie.
Alle 12
Sagra delle “Terre di Monforte”
Esibizione degli sbandieratori dell’Associazione Marduk di Rometta
Alle 12:30
Sagra delle “Terre di Monforte”
Chi volesse intrattenersi tutta la giornata potrà usufruire dell’area degustazione dove si tiene questa succulenta la sagra.
Alle 14:30
“Gran Corteo Storico della Katàbba”
Sfilata del Corteo Storico medievale: rievocazione dell’ingresso entro le mura di Monsfortius del Gran Conte Ruggero con al seguito la corte principesca. Il Corteo quest’anno partirà dalla chiesa della Madonna del Carmine e giungerà nella zona centrale del borgo ove si svolgerà il rito della consegna delle chiavi cittadine e l’accensione del sacro fuoco della Cristianità. Ad animare la giornata: astantimusici, tamburi, sbandieratori e artisti di strada, mangiafuoco, maghi e fachiri.
A seguire, apertura del percorso guidato per le vie del Borgo Medievale di Monforte San Giorgio, attraverso il quale delle preparate guide culturali vi faranno conoscere: 1) il patrimonio artistico-culturale; 2) il particolare tessuto urbanistico; 3) la “KATÀBBA” con l’ascolto e la spiegazione dei vari ritmi che compongono quella che, forse, è una delle rievocazioni più antiche d’Italia. Si potrà godere, inoltre, dell’investitura a nobil dama e a cavaliere di tutti coloro che ne faranno richiesta, potendosi così fregiare, in futuro, del titolo di Dama o Cavaliere della “Katàbba”.
Tante altre attrazioni vi accompagneranno lungo le vie del borgo dove troverete gli Arcieri della Katàbba, che daranno prova della loro sapiente arte; sorriderete con Giullari e Giocolieri; vi sbalordirete con Mangiafuoco; apprezzerete Musici, arti e mestieri del Medioevo e, alla fine del corteo, ammirerete i rapaci in volo.
Alle 18 – Presso l’area degustazione
Narang fest, panem et porcum
Alle 19 –Presso la chiesa di Sant’Agata
Ascolto del suono della Katàbba
Fino alle 23
Intrattenimento con spettacoli di fuoco, giochi popolari, medioevali e chiusura della manifestazione.
E che Katàbba sia.
[Un grazie per le foto e le informazioni a Ernesto Romanzo]